289707065 337031028610376 4244115008534072898 n(UNWEB) La Terza commissione consiliare, presieduta da Eleonora Pace, ha approvato, con i soli voti dei consiglieri di maggioranza (Bori-PD e Fora-Patto civico non hanno partecipato al voto), la proposta di legge “Modificazioni ed integrazioni alla legge regionale “14/2016” (Norme per le politiche di genere e per una nuova civiltà delle relazioni tra donne e uomini), di iniziativa dei consiglieri della Lega Francesca Peppucci, Daniele Carissimi, Paola Fioroni e Stefano Pastorelli.

“Con questa proposta di legge – sottolinea la prima firmataria dell’atto, Francesca Peppucci - si vogliono introdurre misure per contrastare la discriminazione multipla delle donne con disabilità, una doppia discriminazione, sia di genere che per quanto attiene alla disabilità. Le donne con disabilità subiscono discriminazioni maggiori anche rispetto agli uomini con disabilità, così come violenze fisiche e psicologiche. Sono discriminate anche per quanto riguarda la formazione e il lavoro; spesso – ha ricordato Peppucci – dopo la scuola non sono avviate a percorsi di formazione che possano garantire posizioni lavorative migliori. Per questi motivi si ritiene di aggiornare la legge regionale sulla parità di genere che, attualmente, non cita nemmeno le donne con disabilità”.

SCHEDA

Con cinque articoli aggiuntivi, si vuole prevedere che la Regione “riconosca adeguata tutela alle donne con disabilità, quale categoria soggetta a discriminazioni multiple e trasversali, sostenendo azioni finalizzate a garantire loro una piena inclusione sociale; promuova campagne di sensibilizzazione e informazione sul tema della parità di genere in riferimento alla discriminazione multipla delle donne disabili; assicurando la piena accessibilità dei servizi e dei presidi sanitari, sociosanitari e sociali da parte delle donne con disabilità, assicurando l'offerta di informazioni, in modo specifico e adeguato alla propria disabilità, per consentire e favorire la libera scelta circa la propria salute, con riguardo anche all'ambito ginecologico, della salute sessuale e riproduttiva; promuovendo, nell'ambito delle misure regionali per i servizi per il lavoro, azioni per favorire l'inserimento nel mercato del lavoro delle donne con disabilità, favorendo nelle sedi competenti forme di flessibilità adeguate alle specifiche esigenze connesse alla condizione di disabilità; assicurando iniziative per garantire alle donne con disabilità dì trovarsi sempre nella condizione di poter sporgere denuncia e adire l'autorità giudiziaria contro le violenze subite”.


 AVIS

80x190