(UNWEB)– Perugia, "Non si può più girare la testa dell'altra parte, né trovare giustificazioni di alcun tipo. In Italia ogni due giorni una donna viene uccisa, basterebbe questo terribile dato a dipingere il quadro della situazione. Ma questi numeri sono solo la punta dell'iceberg. Dietro agli episodi eclatanti che riempiono le pagine dei giornali e i palinsesti televisivi, vi è un ulteriore mondo sommerso fatto di soprusi, di violenze domestiche, di aggressioni psicologiche, di mancanza di rispetto della dignità". È quanto afferma la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, nella Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne che ricorre oggi, 25 novembre.

"Se è vero, come è vero, che la donna ha fatto un percorso di affrancamento negli ultimi decenni – evidenzia la Presidente -, è altrettanto vero che a volte quel percorso ancora si scontra con sacche di resistenza di cultura maschilista. Un cammino che non deve fermarsi e non può essere legato solo alla reazione, giusta e condivisibile, ai fatti di cronaca che colpiscono nel profondo, come quello di Giulia che ci ha toccato il cuore. Ma ci deve essere un impegno quotidiano che coinvolge le istituzioni, le scuole, le famiglie e tutti gli attori sociali".

"Occorrono sicuramente pene certe, ma ancor prima – dice – c'è la necessità di un approccio culturale che cambi i paradigmi e che passi attraverso la prevenzione, attraverso la consapevolezza e la presa di coscienza degli atteggiamenti che, anche se non fisicamente violenti, sono lesivi della dignità. Il valore assoluto e irrinunciabile – conclude la presidente Tesei - è quello del rispetto della persona umana, un rispetto che non permette deroghe di alcun genere, né nel linguaggio né nei comportamenti".


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