70821329 461635511095605 2781350907411955712 n(ASI) Perugia - Lo chiamavano Demolition Man. Potrebbe recitare così lo slogan di un'ipotetica locandina della partita di ieri sera tra Perugia e Frosinone. Tuttavia, in questo caso, ad interpretare i ruoli contrapposti di Sylvester Stallone e Wesley Snipes, ci sono Massimo Oddo e Alessandro Nesta.

Il primo, capace di imprimere ai suoi una lucidità tattica impressionante; il secondo, ancora impalpabile dalla panchina, intento ad osservare l'autentica disfatta tecnico-tattica della sua squadra. Sì perché, sebbene i parziali ed il punteggio finale possano far pensare ad una gara combattuta, in realtà per almeno 80 dei 95 minuti di gioco effettivi (escludendo, dunque, la pausa forzata dopo il grave infortunio occorso al portiere giallazzurro Bardi) si è vista una sola squadra in campo: il Perugia.
Con un Di Chiara - probabilmente il migliore in campo - a spingere costantemente sulla corsia sinistra, un Falzerano dalle mille risorse, uno Iemmello freddo e spietato dal dischetto ma anche generoso a rientrare quando necessario, un Buonaiuto e un Fernandes magari imprecisi nelle conclusioni ma sempre pericolosissimi, ed una difesa centrale praticamente quasi perfetta, questa squadra ha mandato in visibilio gli spettatori, esaltati da una prestazione che la tifoseria ricorderà a lungo annoverandola fra le migliori degli ultimi anni.
E pensare che tutto era cominciato in salita per gli undici di casa, coi laziali in vantaggio al 2' del primo tempo per effetto di una conclusione di Paganini, deviata involontariamente da Gyomber di quel tanto che è bastato per beffare Vicario. La squadra biancorossa, però, non ha mai mollato continuando a giocare con grande intensità e personalità di fronte ad un Frosinone privo di idee e scoordinato in campo. Dopo una serie di percussioni arrembanti nella metà campo avversaria, all'11' Falzerano ha avuto l'occasione per riportare il punteggio in parità ma l'ha sprecata concludendo di destro sopra la traversa da buona posizione. Due minuti dopo, Iemmello è andato ad impensierire Bardi con una conclusione potente dal limite dell'area, deviata in angolo dall'estremo difensore frusinate. Al 15' è stato invece Di Chiara ad incaricarsi della battuta di un calcio di punizione da posizione favorevole, finita di poco alta sopra la traversa.
Si è trattato del preludio all'episodio del pareggio biancorosso: in una delle sue tante incursioni dalla corsia destra, lo spagnolo Fernandes si è involato all'interno dell'area venendo contrastato da due difensori frusinati, il rimpallo ha favorito l'imbucata di Rosi, subito atterrato da un evidente intervento falloso di Haas, di fronte al quale il direttore di gara Abbattista di Molfetta non ha potuto far altro che indicare il dischetto ed ammonire il centrocampista ospite. Dagli undici metri è andato Iemmello che, con una freddezza ormai consuetudinaria, ha piazzato la palla quasi al centro della porta spiazzando Bardi, quando correva il ventiduesimo minuto di gioco.
Sull'1-1, i grifoni non si sono certo fermati a rifiatare. Hanno continuato a giocare con lo stesso entusiasmo e la stessa fluidità, andando vicini al raddoppio: prima con una conclusione, finita alta, di Buonaiuto al 24' e poi con un filtrante di Falzerano, che per poco non ha trovato pronto Fernandes al 26'. Appena quattro minuti dopo, l'ennesima galoppata di Di Chiara sulla sinistra, lanciato da un ottimo Falasco, ha portato il terzino del Perugia a scattare in area per cercare di agganciare la sfera da posizione favorevole, sebbene defilata. Il portiere giallazzurro Bardi ha deciso di uscire a valanga su Di Chiara, senza tuttavia trovare il pallone. Abbattista non ha esitato: altro rigore per il Perugia. Subito dopo l'impatto, lo stesso grifone è rimasto a terra dolorante mentre il portiere ospite si è subito rialzato ma solo per un momento perché, pochi secondi dopo, si è nuovamente accasciato al suolo, privo di sensi, lasciando lo stadio ammutolito per almeno tre minuti. I sanitari, chiamati a gran voce dai giocatori in campo, sono riusciti a rianimare il giocatore che, caricato sull'ambulanza, è stato portato immediatamente al Pronto Soccorso del Silvestrini per accertamenti.
Dopo lo spavento, al 34' è stato ancora Iemmello a presentarsi dal dischetto spiazzando il subentrato Iacobucci, per il sorpasso dei grifoni: 2-1. A quel punto, il Perugia ha cominciato a gestire il risultato anche nel tentativo di recuperare le tante energie spese nei primi 35 minuti di gioco. Il Frosinone, fino a quel momento inconsistente, si è fatto così leggermente più pericoloso guadagnando palle inattive da posizioni rischiose. In particolare, la punizione di Ciano nel secondo dei cinque minuti di recupero concessi dal direttore di gara, ha chiamato Vicario ad un intervento degno di nota sul suo palo di competenza.
L'ottima prestazione e l'efficace gestione del risultato nel finale di primo tempo hanno permesso ai biancorossi di tornare in campo carichi anche nella ripresa, mostrando sin dall'inizio la stessa forza e lo stesso brio del primo tempo. Al 4' è stato subito Fernandes a cercare la conclusione, spedendo la palla fuori non di molto. Tre minuti dopo, ancora Fernandes si è involato sulla fascia destra e ha servito bene Iemmello che, dal vertice destro dell'area piccola, ha concluso troppo debolmente verso Iacobucci, ignorando Buonaiuto, smarcato al centro dell'area. Appena quattro minuti più tardi, a peccare di egoismo è stata proprio la mezzapunta partenopea che, al termine di una ripartenza in superiorità numerica (5 contro 3), ha deciso di fare tutto da sola calciando alto dal limite.
Intorno al quarto d'ora, i due tecnici hanno dato il via alla girandola delle sostituzioni, preferendo richiamare gli ammoniti: Kouan al posto di Dragomir nel Perugia, Maiello al posto di Haas nel Frosinone. Al 23' Buonaiuto ha ricevuto un pallone dalle retrovie involandosi verso la porta avversaria, ma è stato bloccato dall'assistente dell'arbitro per un fuorigioco molto dubbio. Due minuti dopo, Buonaiuto e Di Chiara hanno confezionato un uno-due di gran classe, con uno scambio ravvicinato sulla corsia sinistra: tacco del primo a completare il fraseggio con il secondo, che è andato a concludere col mancino dalla sinistra spedendo il pallone sul fondo, a pochi centimetri dal secondo palo.
Senza la terza rete e con la stanchezza ormai incombente, nel Perugia è subentrato un po' di timore e il Frosinone, sebbene ancora inconcludente, ha preso campo tentando, specie con Ciano, Paganini ed il subentrato Trotta, di impensierire la difesa avversaria. A due minuti dal 90', però, Kouan ha finalmente chiuso i conti: su traversone di Falzerano, il centrocampista ivoriano ha incornato la palla, che si è infilata poco sotto la traversa battendo Iacobucci. Stadio "Curi" in visibilio per il definitivo 3-1, conquistato dopo altri 5 minuti di recupero.
Uscito tra i fischi, Alessandro Nesta è stato evidentemente preso di mira dalla tifoseria perugina per qualche dichiarazione poco opportuna rilasciata al suo arrivo a Frosinone in estate, dopo una stagione mai davvero convincente sulla panchina del Perugia. Quel "salto di qualità" cui il tecnico dei laziali aveva fatto riferimento parlando del suo passaggio a Frosinone non è passato inosservato dalle parti di Pian di Massiano, risultando tanto più incomprensibile per un confronto tra due piazze che, per blasone e tradizione, hanno ben poco in comune. Non sappiamo come finirà il campionato, ma di certo i cori offensivi della curva ospite nei momenti di forte apprensione per le condizioni del portiere Bardi qualificano chi li ha pronunciati. Di contro, una Curva Nord rispettosamente silenziosa di fronte ad un giocatore avversario privo di sensi e pronta ad applaudire al momento della sua uscita in autoambulanza. Le piazze "di qualità" si giudicano anche da questi particolari. Buon campionato.

Perugia Frosinone 3-1

PERUGIA (4-3-2-1): Vicario; Rosi, Gyomber, Falasco (30′ st Sgarbi), Di Chiara; Falzerano, Carraro, Dragomir (16′ st Kouan); Fernandes (27′ st Nicolussi Caviglia), Buonaiuto; Iemmello. All. Oddo
FROSINONE (4-3-1-2): Bardi (34′ Iacobucci); Brighenti, Capuano, Ariaudo, Beghetto; Haas (15′ Maiello), Gori, Tribuzzi (34′ st Trotta); Ciano; Novakovich, Paganini. All. Nesta
RETI: 2′ pt Paganini (F), 21′ pt rig. e 33′ pt rig. Iemmello (P), 43′ st Kouan (P)
ARBITRO: Eugenio Abbattista (sez. di Molfetta); Assistenti: Mattia Scarpa (sez. di Reggio Emilia) e Marcello Rossi (sez. di Novara); Quarto uomo: Daniel Amabile (sez. di Vicenza)
AMMONITI: Haas, Paganini, Brighenti (F), Dragomir (P)
NOTE: 3.231 paganti e 5.410 abbonati (totale: 8.641 spettatori)

Andrea Fais-Agenzia Stampa Italia