Cosmi0207201(UNWEB) La sconfitta di Cittadella mi è rimasta sul gozzo. Il problema del gol e i tanti giocatori in cerca della migliore condizione.

La partita di Cittadella mi è rimasta sul gozzo: mi ha innervosito, ci contavo molto, non mi è piaciuto tornare a casa senza punti. Avremmo potuto riaprire al partita e pareggiare anche se avessimo segnato solo a dieci minuti dalla fine. Ma siamo sempre lì, quest’anno c’è il problema del gol e il gioco non c’entra. Tutti i discorsi sul gioco hanno ovviamente un valore, ma se non si fa gol, servono a poco. Voglio comunque far notare che a Cittadella, per necessità,  abbiamo avuto in campo Benzar, che non faceva una partita da titolare chissà da quanto tempo; e  Konatè, Kouan, Nzita e Rajkovic ilo stesso, considerando il periodo di fermo per il covid. E anche Capone ha giocato solo spezzoni. Questa situazione, per cui tutti insieme contemporaneamente, hanno giocato calciatori un po’ fuori contesto, ha inciso parecchio sulla partita. Perché è vero che la condizione si trova solo giocando. 

Santopadre, ci ha incoraggiato, perché ora giochiamo da squadra.

Il giorno dopo Cittadella il Presidente è venuto ad incoraggiarci, facendoci capire che ora siamo una squadra. Abbiamo perso facendo errori, ma da squadra. Nelle ultime due partite abbiamo incontrato le due squadre che sono seconde in classifica, ma l sconfitta col Cittadella proprio non la digerisco. Spero che anche per i miei giocatori sia insopportabile, così che abbiano una reazione giusta, da squadra.

 

Assenti e disponibili.

Purtroppo stavolta perdiamo Angella, ma torneranno disponibili Dragomir e Carraro. Non tutti sono al meglio della condizione, e il recupero dopo il viaggio non è stato semplice. Le condizioni fisiche sono difficilmente valutabili, bisogna vedere anche quanto pesa il morale dopo la sconfitta. Alcuni, come Rosi, hanno accusato qualche acciacco. Domattina faremo la rifinitura, credo che un giorno in più di riposo rappresenti comunque moltissimo in questo periodo di impegni ravvicinati.

 

La difesa ridotta all’osso.

Angella è un elemento importantissimo, è straordinario. Però il problema vero non è che  manca lui, ma che, contemporaneamente manchino anche Gyomber e Falasco. In pratica, in difesa abbiamo solo tre giocatori di ruolo più Righetti,  con due di loro,  Rosi e Sgarbi, che hanno giocato tutte le partite dalla ripresa del campionato. E non scordiamoci che avevamo perso in successione  Gyomber; poi Vicario, che ha un degno sostituto in Fulignati, ma è pur sempre il titolare. E, poi, abbiamo perso per squalifica, per colpa sua,  anche  Di Chiara, che avrebbe dovuto stare più attento, perché la sua assenza prolungata  danneggia assai la squadra.

Il problema del gol non dipende solo dall’attacco..

Dopo 31 partite ormai i valori, i trend e i limiti della squadra sono definiti. Quest’anno il vero problema del Perugia è stato il gol. E sia chiaro, non parlo solo dell’attacco. Spesso le partite vengono decise da episodi isolati. Noi quest’anno non abbiamo mai vinto una partita per una prodezza individuale, a differenza delle altre squadre. Ci sono rimaste sette partite per sovvertire questo trend. Se ripenso alle partite della mia gestione, le partite di Castellammare di Stabia, con la Salernitana e di Ascoli erano partite da stravincere per il gioco espresso e invece le abbiamo vinte di misura e l’ultima  anche rischiando di essere raggiunti. Ci siamo divorati l’impossibile. Ma anche le sconfitte per 1-0 con Empoli, Pisa e Frosinone lasciano rammarico, perché specie nelle prime due abbiamo creato occasioni importanti. Però, non la buttiamo dentro e su questo aspetto bisogna assolutamente migliorare. Io ho provato tutti gli attaccanti e in tutte le possibili combinazioni, e non l’ho fatto per disperazione, ma per cercare di trovare qualcosa che finora non è emerso dal punto di vista realizzativo. Poi, aggiungo che anche i centrocampisti sono chiamati a cercare il gol e anche per loro ci son state delle occasioni.

Iemmello, basta una giocata per sbloccarsi

Iemmello è il capocannoniere. Sul clamoroso gol mancato a Cittadella -sul quale comunque ha fatto un paratone  Paleari-  Pietro ha avuto un gesto di stizza e forse si è demoralizzato poi nel prosieguo del match. Ma, anche se non fa gol su azione da molto tempo, lui per primo deve avere forte la convinzione dentro di reagire. E’ un giocatore esperto, e sa bene come si affrontano e si superano questi momenti. Basta una giocata per sbloccarsi. Deve solo correre e cercare il gol con la cattiveria giusta, aiutare la squadra e sacrificarsi, perché questo impegno sicuramente verrà ripagato. Attualmente è il capocannoniere della serie B e gli basteranno tre o quattro gol per vincere il titolo.

Col Pordenone ci sarà da soffrire

Il Pordenone è una squadra che gioca come il Cittadella col 4-3-1-2, ma in mezzo secondo me ha anche una qualità maggiore dei veneti. Il loro centrocampo non è solo prestante sul piano fisico, ma ha anche qualità. penso a Burrai e Gavazzi, per esempio. Sono anche molto aggressivi, è vero, ma in questo periodo, esprimere questa caratteristica durante  tutta la gara non è semplice per nessuno. Per questo motivo, le partite si decidono sui cambi. Comunque mi aspetto una partita dove ci sarà da soffrire e spero che anche i ragazzi si preparino a questo scenario.

Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia


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