Oddo3007201Oddo in pillole prima di Venezia-Perugia

Chi c’è e chi no a Venezia

Mancheranno gli squalificati, Rosi e Gyomber e Di Chiara. Unico da verificare Buonaiuto, che sta cercando di recuperare e domattina vedremo come sta.

Stato d’animo

Cerchiamo di mantenere e trasmettere serenità. A Venezia è come una finale, dobbiamo dimenticare tutto quello che è successo. E’ come se fosse già finito il campionato e dovessimo giocare una partita secca. Dovremo cercare di fare una partita con l’approccio mentale e caratteriale che serve, perché questo è propedeutico a giocare e raggiungere il risultato.

Le mie scelte solo in base al tipo di partita e alla condizione dei giocatori

Escludo categoricamente che le mie scelte possano tener conto di chi è un giocatore del perugia e di chi invece ha un rapporto in scadenza. Alla base di tutto c’è la professionalità e l’amor proprio dei giocatori. Così ragionavo io da calciatore e il contrario credo sarebbe gravissimo, per cui nemmeno ci penso. E poi, i giocatori sanno che in ballo c’è si il futuro della società, ma anche il loro. Le mie scelte le farò, piuttosto, come sempre, esclusivamente sul piano tecnico, tattico fisico, della condizione fisica e mentale. Non ho dubbi sul tipo di partita che vogliamo e dobbiamo fare, ma solo sugli uomini da sceglier in funzione di quel tipo di partita. Si tratta di scelte non semplici.

Col Venezia attaccare con equilibrio

Il Venezia, come ogni squadra, ha le sue caratteristiche. Ha una buona tecnica, specie a metà campo, gioca a calcio, non si chiude, ha una struttura di gioco definita. Le sue peculiarità migliori sono l’organizzazione di gioco e la capacità di sviluppare un buon calcio. Il fatto che loro hanno a disposizione 2 risultati su 3 e noi solo uno, può essere uno svantaggio o un vantaggio a seconda dell’approccio mentale che avremo. Ci vorrà comunque una partita intelligente, cioè dovremo puntare a vincere ma senza andare all’arrembaggio, anche perché con questo caldo vorrebbe dire andare allo sbaraglio. Prima di tutto dovrò pensare a dare equilibrio alla squadra, a coprire bene il campo e attaccare. Sarà perciò un tipo di pazienza diversa da quella che avevo preparato per la partita col Trapani. Partiremo ancora con la difesa a quattro, poi vedremo cosa succede in campo durante il match.

Tante variabili

La partita sarà soggetta a dinamiche ed evoluzioni in campo e fuori (risultati degli altri campi, n.d.r.) che bisogna prendere in considerazione e per quanto possibile valutare. Occorre vedere lo stato fisico e mentale dei ragazzi e le loro caratteristiche, per esempio chi può incidere di più e chi di meno subentrando a partita in corso. Dato che ci sono tante variabili da valutare, è più facile sbagliare.

Le sostituzioni fatte col Trapani erano giuste

Nella partita con il Trapani, le sostituzioni di Dragomir e Iemmello con e Nicolussi Caviglia e Melchiorri le rifarei. Perché si sapeva che il Trapani nella ripresa avrebbe attaccato di più, per cui la mia idea era di mettere più giocatori ad arginare e uno che avesse le caratteristiche giuste per le ripartenze. La mossa era concettualmente giusta e infatti in contropiede, soprattutto grazie a Melchiorri, abbiamo avuto le occasioni. Purtroppo non è venuto il risultato, e quando nel calcio sbagli troppo, vieni punito ma le scelte erano giuste.

Un pizzico di sana paura, ma solo un pizzico

La società ci sta vicino come ha sempre fatto. Questo serve tanto più adesso che è un momento difficile. Ilm Presidente ha pranzato con noi ieri, prima della partenza, come fa sempre. Ma quello che più conta, adesso, è lo stato d’animo dei ragazzi, che devono essere concentrati e capire l’importanza della gara per andare in campo e dare tutto quello che hanno. Li ho visti consapevoli dell’importanza della gara e spero che abbiano un pizzico di sana paura, che fa bene ed è sintomo della consapevolezza dell’importanza della gara. Però, non più di un pizzico, perché altrimenti, se il livello della paura sale di troppo, la squadra va in difficoltà a livello emotivo. I ragazzi sono concentrati e molto seri, e spero che possano essere il più lucidi possibile per fare una bella gara.

Nessuna rivalsa col Venezia

Anche se fui allontanato proprio dopo la sconfitta dell’andata col Venezia, non ho alcun sentimento di rivalsa, non mi interessa nulla questo aspetto. E poi credo che la società non prese la sua decisione in base a quella singola partita, ma perché aveva maturato le proprie idee in base a valutazioni di più lungo periodo.

Vorrei più lucidità e serenità nel gestire i momenti difficili..

Se potessi chiedere ai miei giocatori di confermare a Venezia un aspetto positivo visto co Trapani chiederei di avere un po’ più di serenità, o se volete di lucidità, nei momenti di difficoltà, che durante una partita ci sono sempre dacché esiste il calcio. In quei momenti, bisogna saper soffrire, far passare il momento anche usando qualche astuzia, e poi riprendere a giocare. Il grande Baresi, in quei momenti buttava palla in tribuna e si metteva a parlare coi compagni. Noi questo lo abbiamo saputo fare a Chiavari, dove non abbiamo perso la lucidità nei moneti di sofferenza.

... e maggior profondità in attacco

Poi, chiederei anche che fossero capaci di giocare come abbiamo fatto nei primi 15/20 minuti col Trapani, quando abbiamo fatto girare bene palla. Semmai, ci è solo mancata la profondità in attacco perché, la difesa dei siciliani rimaneva molto chiusa e molto bassa ed i nostri attaccanti uscivano tutti e tre a prender palla verso metà campo e non attaccavano l’area, cosa che ha fatto solo un paio di volte Iemmello. Da questo punto di vista, l’attaccante che ama giocare guardando la porta e sa cercare meglio la profondità è Melchiorri, ma in questo momento posso scegliere un solo attaccante ed è difficile escludere iemmello che ha segnato 19 reti. Melchiorri, di cui ho grande stima, resta comunque un’arma letale da poter utilizzare a partita in corso, come si è visto anche col Trapani, quando ha propiziato due grandi occasioni.

Guarderò negli occhi i ragazzi prima di entrare in campo

Non so cosa dirò ai giocatori come ultima cosa prima di entrare in campo. Non preparo mai i discorsi, perché devo anche valutare la situazione del momento, lo stato d’animo dei ragazzi. Il mestiere di allenatore di calcio è difficile per questo, a volte una parola detta male può fare danni. Io guarderò negli occhi i miei ragazzi e cercherò di sdrammatizzare la tensione del momento, magari con una barzelletta.

Ci salveremo senza passare dal play out

Ho fiducia piena nei miei ragazzi e sono convinto che possano fare bene, anche se in questo campionato hanno spesso avuto alti e bassi e dopo una gioia hanno spesso dato piccole delusioni, so che hanno sempre avuto spirito di reazione e è altrettanto vero che difficilmente abbiamo avuto due partite deludenti consecutive. Sono convinto al cento per cento che eviteremo i play offe che il campionato finirà domani per noi. Lo dico non solo perché se non pensi positivo non arrivi da nessuna parte, ma perché ci credo davvero.

Daniele Orlandi - Agenzia Stampa Italia


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