Schermata 2020 11 11 alle 23.27.09 768x427(UNWEB) Perugia. È tutto vero, non ci sono scherzi. Un Perugia attento, opportunista, a tratti perfino bello e brillante, schianta la capolista Padova e la affianca in vetta alla classifica. Se nel primo tempo il risultato è rimasto inchiodato alla 0-0 è perché al 4’ Melchiorri, lanciato in area,

ha ritardato la conclusione facendosi murare da un difensore. Perché, altrimenti, il Perugia avrebbe preso il largo già nella prima frazione contro un Padova compassato e mai capace di arrivare alla conclusione. Ma in questi limiti dei veneti, c’è molto merito dei grifoni, capaci di chiudere tutte le linee di passaggio,di pressare, rubare palla e ripartire di prima e in verticale. Determinante la mossa di mettere Sounas su Halfredsson: il greco ha limitato il facitore di gioco patavino e rubato una serie incredibile di palle, dando il lama ripartenze non concluse a rete solo per imprecisione negli ultimi passaggi.   Nella prima frazione, comunque molto tattica (Mandorlini ha schierato un inedito 3/5/2 a specchio, dando ai suoi il pessimo segnale di temere il Perugia) ed equilibrata, il Grifo è mancato nella rifinitura delle azioni. La ripresa ha però rotto l’equilibrio. Dopo un inizio tutto del Padova, ancora però incapace di arrivare al tiro, il Perugia l’ha sbloccata con Sgarbi su schema da corner. Sul tiro di Melchiorri, il difensore  l’ha corretta in rete dall’aria piccola. La partita non ha avuto più storia perché il Padova ha provato a venire in avanti con poche idee e il Perugia, col pressing e l’organizzazione, gliele ha anche confuse. I grifoni, invece, sono ripartiti puntualmente, in verticale e di prima, e hanno creato situazioni e occasioni. Il 2-0 al 25’ ha premiato Bianchimano (prova generosissima la sua) che ha ripreso un cross naso da destra di Rosi, servito da Melchiorri,  bravo a recuperare palla sulla tre quarti. Il 3-0, di rigore,  e sempre di Bianchimano, è arrivato sull’ennesima ripartenza a tutta velocità con Dragomir che dopo una sgroppata a sinistra ha servito  al centro per Sounas, atterrato mentre si lanciava a rete. Il Perugia sa da stasera di poter contare su un attaccante che gioca per la squadra, che sa fare  anche cose buone, oltre a tanta legna. E vede confermare la volitività di ciascuno e del gruppo, la determinazione e la mano di Caserta. Crescere contro la capolista e con tanti assenti è stato poi doppiamente importante. Piedi a terra, ma il Perugia sa volare.

Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia