7OZ 4208filippo sgarbiTG(UNWEB) Pisa. Cuore e testa. Coraggio di fronte alle difficoltà. Sagacia tattica, intensità agonistica e buone idee. Il pareggio del Perugia sul campo della capolista è fatto soprattutto di questi ingredienti. Ma non solo. Perché la prestazione è stata ottima, nonostante le tante assenze.

E, in una partita piena di episodi e capovolgimenti,  il Perugia ha creato più e meglio del Pisa, tanto che alla fine il punto sta persino stretto ai grifoni. Dalla battaglia dell’Arena Garibaldi esce un Perugia confermato nelle sue capacità  di essere squadra compatta e combattiva. Alvini schiera in difesa Dell’Orco centrale, Sgarbi a destra e Zanandrea a sinistra. In regia Burrai con ai fianchi Segre e Kouan, che torna al suo ruolo tradizionale nel 3/5/2 che da qualche partita Alvini ha varato dando maggior equilibrio alla squadra. Esterni Ferrarini e Lisi, punte Maros e De Luca. La partita è subito apertissima e dopo tre minuti già si conta un’occasione per parte, clamorosa quella di Lisi che, ingannato da un rimbalzo su respinta del portiere dopo conclusione di Burrai, non trova la porta. Dopo un colpo di testa di De Luca, stasera encomiabile per il gran lavoro fatto per tener su la squadra, il Pisa passa con Marsura che vince il duello con Sgarbi (lasciato troppo solo nell’occasione) e piazza la palla sul secondo palo.  Nonostante il gol subito, il Perugia continua a proporsi per tutto il primo tempo, anche se il Pisa fa pesare la propria maggiore fisicità e pressa alto, costringendo i grifoni, sempre più col passare dei minuti, ad indietreggiare ed attaccare con un numero di uomini inferiore al solito. Comunque il Perugia il gol lo trova al 23′ quando Kouan corregge di testa un traversone dalla destra ma l’arbitro, Miele di Nola, inanella la prima perla della serata, annullando la rete per un blocco, tanto flebile quanto ininfluente, di De Luca su Lucca. Nella ripresa Righetti per Ferrarini, infortunato, e  Murgia per Kouan, sono le mosse di Alvini che permettono  ai biancorossi, dopo un inizio anonimo,  di riprendere il filo del gioco e la titolarità dell’iniziativa. Righetti va a sinistra e Lisi viene spostato a destra. Dopo un’ammonizione di Zanadrea per fallo inesistente su Lucca, De Luca sfiora il gol con un colpo di nuca all’indietro che anticipa l’uscita di Nicolas, ma la palla esce beffarda a pochi centimetri dal palo. La sfortuna sembra accanirsi contro il Perugia che però ci crede sempre. Dai e dai, arriva il rigore per fallo di Gucher su Sgarbi. Il contatto c’è, anche se non è plateale. L’arbitro, nonostante fosse piazzato bene, non vede quello che succede e ha bisogno del var per decretare il penalty, che De Luca trasforma con un tiro forte e angolato. Il Pisa sbanda, il Perugia sembra poter provare a rovesciare il risultato. Ma a cambiare il trend della partita, tutto favorevole al Perugia, ci pensa ancora il sig. Miele che, su una palla buttata in area, vede un inesistente fallo di Zanandrea su Lucca. Rigore e ammonizione di Zanandrea, la seconda del match,  che costringe ingiustamente il Grifo in dieci per un finale che si preannuncia concitato. Sul dischetto va Lucca ma Chichizola è attento e respinge. Il Perugia in dieci deve giocoforza difendere il pareggio, e lo fa con coraggio e intelligenza. Vanbaleghem sostituisce Matos  e il modulo diventa un 4/4/1 tutto conservativo. Ma è ancora il Perugia che crea un’occasione con De Luca che da posizione angolata scarica addosso a Nicolas un tiro ravvicinato. Il Pisa cerca solo le mischie e le palle sporche, ma la difesa perugina regge bene. Dopo 7′ di recupero (altra scelta arbitrale fuori calibro) il Perugia può festeggiare un altro risultato di prestigio contro una delle grandi del campionato. Ma anche stavolta un pizzico di rammarico c’è. Perché anche a Pisa si è realizzato molto meno di quanto creato. E anche da questa giornata il Grifo esce con Burrai acciaccato botta alle costole) e un altro difensore, Zanandrea, che sarà  indisponibile per squalifica nella partita di venerdì al Curi contro il Vicenza. Ancora sfortuna, dunque. Ma il Perugia di Alvini ha già dimostrato di saper essere più forte di ogni  avversità

Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia