tagghiamoci foto gruppoIn campo ragazzi e ragazze, in rappresentanza di vari istituti scolastici dell’Umbria, a conclusione del progetto promosso da Fir Umbria e sostenuto dall’Usr per l’Umbria, con il patrocinio di Sport e Salute Umbria

(UNWEB) PERUGIA,   – Sono stati circa 230 gli studenti - provenienti dagli 10 istituti dell’Umbria - che questa mattina, martedì 14 maggio, hanno preso parte alla terza edizione di #Tagghiamoci, una giornata scolastica dedicata rugby tag, in programma presso il campo da rugby di Pian di Massiano di Perugia. Erano presenti gli alunni dell’Itet Capitini Perugia, dell’Istituto Superiore Leonardo Da Vinci Umbertide, dell’Ispoasc Spoleto, del Liceo Sportivo di Foligno, del Polo Liceale Mazzatinti Gubbio e degli Istituti comprensivi: Bonfigli di Corciano, di Massa Martana, di Spello, di Bevagna e Cannara.

#Tagghiamoci è un’iniziativa organizzata da Fir Umbria – Promozione e Partecipazione, in collaborazione didattica con l’Usr (Ufficio Scolastico Regionale) per l’Umbria – Ufficio di Educazione Fisica e con il patrocinio di Sport e Salute Umbria. Il rugby tag è uno sport all’insegna dell’uguaglianza e dove non c’è contatto, visto che il “placcaggio” consiste nello strappare una bandierina che l’avversario ha fissato in vita.

“L’obiettivo fondamentalmente – dichiara Francesco Urbani, responsabile nazionale del rugby di base – è quello di far divertire più ragazzi possibili attraverso il nostro gioco che è semplice, immediato, sicuro e molto adatto a quella che è l’attività scolastica. Mi sento di fare veramente i complimenti al Comitato umbro che ha ideato questa progettualità, che si può considerare un po’ innovativa in tutta Italia. È stato il primo Comitato ad aver individuato nell’attività tag uno strumento utile sia per il divertimento dei ragazzi che per la divulgazione della cultura rugbistica. La Fir Umbria ci ha creduto sin da subito e tutti i ragazzi, genitori ed insegnanti presenti in questa iniziativa testimoniano la validità e la bontà del progetto che è stato portato avanti. Noi, sicuramente, cercheremo di supportare questo tipo di attività affinché diventi continuativa e strutturale negli anni”.

“I numeri sono sempre in salita, di edizione in edizione. È un’attività che sta diventando una bella tradizione e che consolida il rapporto tra Fir Umbria e l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Umbria, che ci supporta in tutto insieme all’ufficio regionale di Sport e Salute, che da quest’anno ha dato il patrocinio a questa attività. Stiamo diventando una grande famiglia tra istituzioni sportive e scolastiche e questo ci fa enormemente piacere. All’interno dell’iniziativa abbiamo inserito anche un momento di formazione e sensibilizzazioni per gli insegnanti affinché il rugby venga visto sempre più come una comunità di persone, che gioca, che si diverte ma che cresce affrontando temi diversi dalla solita attività sportiva. Siamo contenti che tutto questo piaccia agli insegnanti, ai genitori, ai ragazzi e soprattutto alle ragazze”, afferma anche Stefano Cardinali, coordinatore promozione e partecipazione Fir per la regione Umbria

 

“In questi anni - spiega infine Lorenzo Bertinelli, coordinatore regionale per l'educazione fisica e lo sport presso l'Ufficio Scolastico Regionale per l’Umbria – il tag rugby sta piacendo sempre di più ai nostri ragazzi e ragazze, tanto che lunedì 20 maggio due nostre scuole dell'Umbria parteciperanno alle finali nazionali a Paestum.  Il tag rugby è uno sport inclusivo e pieno di spunti coordinativi e condizionali su cui poter lavorare e su cui puntare per poter migliorare i nostri alunni. L'ufficio di educazione fisica dell'Usr sta portando avanti con la Fir il progetto #Tagghiamoci in quanto, oltre alla proposta ludico-motoria per gli studenti, prevede anche formazione per i docenti di scienze motorie e non solo in ambito sportivo rugbistico ma anche e soprattutto sugli aspetti valoriali della lotta al bullismo e al cyberbullismo. La stretta collaborazione tra Usr e Fir sta sempre di più avvicinando nuovi atleti e studenti a questo sport che, oltre a mirare ad un miglioramento psicofisico e alle qualità motorie dei nostri alunni, punta anche a migliorare e confermare il rispetto e la solidarietà tra pari che insieme alla collaborazione e alla cooperazione caratterizzano da sempre il mondo del rugby e quello dello sport a  scuola”.


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