La “Novena alla Madonna delle Grazie in tempo di grave necessità”
(UNWEB) Domani 22 marzo, alle ore 10, dalla cappella di Sant’Onofrio della cattedrale di Perugia, il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti celebrerà la S. Messa pro populo, nella Quarta domenica di Quaresima, trasmessa in diretta da Umbria Tv, Umbria Radio Inblu e sui social media ecclesiali (YouTube de La Voce e Facebook di Chiesainumbria.it e di Umbria Radio Inblu). Il cardinale esorta i fedeli a pregare incessantemente, in famiglia, il Signore e la Madonna delle Grazie la cui immagine della cattedrale, dipinta da un allievo della scuola del Perugino, è molto venerata e conosciuta anche al di fuori dell’Umbria.
La Novena. Alla Madonna delle Grazie il cardinale Bassetti ha dedicato la “Novena in tempo di grave necessità”, di imminente diffusione via social media e scaricabile dal sito: www.diocesi.perugia.it. Dal 25 marzo la “Novena” sarà recitata dai canonici della cattedrale, seguita sempre attraverso i media ecclesiali.
La storia. E’ una pubblicazione di poco più di venti pagine contenente una breve storia del culto mariano a Perugia, la cui devozione alla Vergine «prese piede con la predicazione di frate Bernardino da Siena sotto il titolo “Madonna delle Grazie” o “della Grazia”...». Oltre alla riproduzione del dipinto della Madonna delle Grazie di Giannicola di Paola (in copertina), la pubblicazione contiene una del Gonfalone processionale di Berto di Giovanni della cattedrale, raffigurante il profilo della città medioevale dipinta all’inizio del ‘500 in occasione di una grave pestilenza. Nel 1869 il vescovo di Perugia, il cardinale Gioacchino Pecci (papa Leone XIII), dedicò anche una cappella-memoriale nella basilica di San Domenico «a ricordo del voto solennissimo fatto dai perugini nel 1629 e nel 1631 per ottenere liberazione da una “influenza maligna” (la pestilenza) ...». Il 7 settembre 1873, il futuro Leone XIII, «su suggerimento del beato Pio IX, consacrò, dinanzi all’immagine della Madonna delle Grazie, città e diocesi di Perugia all’Immacolata».
Contenuti sociali. La “Novena”, oltre a contenere passi delle Sacre scritture, l’Atto di consacrazione alla Madonna Santissima delle Grazie scritto dal cardinale Pecci nel 1873 e l’“Inno alla Madonna delle Grazie” (C. Pascucci), offre delle invocazioni alla Madre Celeste dai contenuti anche sociali, tratte alcune da antiche preghiere recitate nella cattedrale, altre scritte dagli arcivescovi Ennio Antonelli, Dario Mattei Gentili e Mario Vianello, durante il loro episcopato perugino, e dal cardinale Bassetti. L’arcivescovo Antonelli scrisse nella sua preghiera: «Madonna delle Grazie... Liberaci da angoscia e malattia, emarginazione e disoccupazione, ingiustizia e violenza, corruzione e materialismo»; temi sempre molto attuali.
Rifugio e conforto. Il cardinale Bassetti, nella sua invocazione a «Maria madre della grazia», scrive: «sostienici in questo momento di prova. Sii per noi segno di sicuro rifugio e conforto. / Stella luminosa e guida del popolo perugino, oggi deponiamo ai tuoi piedi le nostre angustie. Assisti con la tua materna sollecitudine coloro che sono stati colpiti dalla malattia, perché non perdano fiducia e speranza. Guida le scelte dei governanti, dei medici e degli operatori della sanità perché sappiano agire per il bene e nel rispetto della persona. / Ti affidiamo gli anziani, soprattutto quelli che vivono nella solitudine della loro casa in questo tempo: possano sentire la vicinanza della Chiesa, capace di scorgere i bisogni e le angosce dei fratelli. / Ti raccomandiamo il mondo del lavoro: in questo periodo di incertezza, dona a tutti la forza di non scoraggiarsi e di riprendere con maggiore entusiasmo la propria occupazione, una volta passata l’emergenza presente. / Ti preghiamo per i giovani studenti perché sappiano mettere a frutto questo tempo ...».