Todi Stemma(UNWEB) Todi. Un’ordinanza che “autorizzi la attività di piccoli commercianti, professionisti, esercenti della somministrazione e artigiani, nei limiti di quanto già previsto dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 9 Marzo 2020”. Il Sindaco di Todi Antonino Ruggiano, davanti ai provvedimenti annunciati dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte rispetto alla prospettata “fase 2”, registra il crescente malcontento della cittadinanza, e “prende il toro per le corna” scrivendo una lettera al Prefetto di Perugia Claudio Sgaraglia nella quale preannuncia il provvedimento amministrativo che permetterà la ripresa di molte attività sul territorio comunale di Todi.


“Al momento, ho nel mio Comune centinaia di persone che non sanno, letteralmente, come poter comprare il pane quotidiano, molte delle quali stanno pian piano rivolgendo le proprie disperate istanze a “mercati paralleli”, con il fondato rischio di alimentare il circuito della malavita e della usura”, scrive tra l’altro il primo cittadino nella lettera, che trovate in integrale in allegato. “La gente è talmente allo stremo, da dover prevedere con una certa ragionevolezza, nel prossimo futuro, drammatici episodi di violenza, verso sé stessi e verso i terzi. A breve, mi aspetto suicidi, manifestazioni di piazza e aperte ribellioni”.
Ruggiano annuncia quindi l’ordinanza che trova le sue basi normative nei poteri conferiti al Sindaco quando registri “gravi pericoli” per l’“incolumità pubblica” e la “sicurezza urbana”.
“Sono fermamente convinto, infatti”, confessa il Sindaco al Prefetto, “che se non dovessi emanare un simile provvedimento, la situazione da qui al prossimo mese precipiterà in una spirale da cui non vedo possibilità di uscita, una volta messa in moto”.

LETTERA INTEGRALE


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