(UNWEB) PERUGIA - "In questi giorni in Umbria si è parlato molto di Interruzione Volontaria di Gravidanza e di tutela della salute delle donne. Non è nostra intenzione entrare nel merito del dibattito politico ma intendiamo richiamare l'attenzione su alcuni aspetti che riteniamo essenziali, dal nostro specifico punto di vista, quello di professioniste/i che si occupano da sempre della tutela della salute psicologica delle persone".
AZIONI MULTIPLE Come Psicologi della Rete Violenza di Genere "riteniamo che tutelare la salute delle donne significhi mettere in pratica azioni di ampio respiro". Ricollocare risorse e personale qualificato nei consultori; promuovere l'educazione alla sessualità e alla pari dignità di genere nelle scuole; promuovere e finanziare percorsi di supporto alla genitorialità; promuovere azioni e interventi psico-educativi sul superamento dei ruoli di genere nella divisione del lavoro domestico e nel lavoro di cura; attivare politiche di sostegno al lavoro delle donne; fare cultura e promuovere interventi per un migliore equilibrio tra il lavoro e la vita privata (work-life balance); finanziare i Centri Antiviolenza. E ancora: finanziare i Centri di Ascolto per Uomini Maltrattanti; migliorare le condizioni e l'assistenza nei punti nascita; aiutare psicologicamente e operativamente le neo madri; monitorare e prevenire la depressione post partum.
LA DISPONIBILITA' "Noi Psicologhe e Psicologi dell'Umbria ci rendiamo disponibili a collaborare con tutte le realtà che tutelano le donne e le famiglie (in ambito giuridico, sociale, sanitario e nel volontariato) promuovendo iniziative di sensibilizzazione e formazione in linea con quanto stabilito dalla Convenzione di Istanbul, auspicando un sempre maggior coinvolgimento della nostra professionalità nel sostegno alla genitorialità e nell'ambito dei servizi a favore della salute delle donne, della maternità e del benessere delle famiglie e dei minori, come previsto dai nuovi L.E.A. del 2017".