Martedì 30 giugno si è svolta a Marsciano un’audizione della Terza Commissione regionale presieduta da Eleonora Pace. A spiegare il problema ai consiglieri regionali presenti sono intervenuti amministratori locali, associazioni e rappresentanti del Centro Speranza presso cui, a conclusione dei lavori, si è svolta una visita
(UNWEB) Marsciano. “C’è una grave situazione di disagio che coinvolge alcune decine di persone disabili che vivono nel territorio della Media Valle del Tevere. Il tema è quello dei costi del trasporto di queste persone presso il Centro Speranza di Fratta Todina che offre servizi di rieducazione psicofisica. Un problema che perdura ormai da due anni e che deve trovare una rapida soluzione”. Lo ha affermato il sindaco Francesca Mele in occasione dell’audizione che la Terza Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Eleonora Pace, ha svolto su richiesta del Comune di Marsciano, quale ente capofila della Zona sociale n. 4, presso la sala Aldo Capitini in Municipio, nel pomeriggio di martedì 30 giugno 2020.
“Fino ad ottobre 2018 – ha spiegato l’assessore alle politiche sociali del Comune di Marsciano Manuela Taglia intervenendo all’audizione della Commissione – il costo per il trasporto delle persone disabili al Centro Speranza non era a carico delle famiglie, ma è stato sostenuto, con modalità che sono variate nel corso del tempo, con fondi pubblici. Da due anni a questa parte, invece, le famiglie della Media Valle del Tevere che si avvalgono del servizio, sono state chiamate a sostenere la maggior parte di questi costi, con i Comuni che via via si sono attivati per ridurre l’impatto sulle stesse famiglie partecipando alla spesa con fondi del proprio bilancio”.
Il risultato, come hanno sottolineato anche gli amministratori di Todi, Deruta, Collazzone e San Venanzo presenti all’incontro e gli stessi operatori del Centro Speranza, è che molte persone con disabilità che prima si avvalevano dei servizi del Centro o non hanno più potuto continuare a farlo o hanno dovuto ridurre la frequenza delle terapie, non riuscendo a sostenere un costo aggiuntivo, di entità spesso rilevante, per il trasporto.
“Si tratta di una situazione di difficoltà molto chiara e altrettanto chiara deve essere la capacità di risposta che va data – ribadisce il sindaco Francesca Mele –. In questi mesi abbiano cercato di dare parziale ristoro alla quota pagata dalle famiglie in un quadro che va a pesare ulteriormente su un bilancio (già difficile) dell’Ente. Ora è il momento che tutte le istituzioni, insieme, trovino le risorse necessarie per ristabilire una condizione di dignità e ridare speranza a queste famiglie. Sono diverse le soluzioni tecniche su come riattivare una forma piena di sostegno, come è successo in altre Zone sociali umbre dove il servizio è gratuito per le famiglie. Tra queste soluzioni c’è, ad esempio, la possibilità di far rientrare il costo del trasporto all’interno della retta, e quindi a carico del sistema sanitario, che viene pagata al Centro Speranza per le terapie che svolge. Per fare questo è necessario che il servizio di trasporto venga inquadrato per quello che realmente è, ovvero non un semplice trasporto sociale ma un vero e proprio servizio sanitario, come momento integrante della riabilitazione”.
Il sindaco ha quindi ringraziato la Commissione regionale per l’attenzione dimostrata, con l’audizione a Marsciano e la visita fatta presso il Centro Speranza a Fratta Todina, e per l’impegno preso a lavorare su questo tema al fine di dare risposte concrete e veloci. “Il ruolo della Regione dell’Umbria – ha concluso – in collaborazione con tutta la Zona sociale n. 4, sarà, infatti, determinante per superare uno stato di cose che non è degno di una comunità civile”.