Un video realizzato dalle insegnanti della struttura di Oncoematologia di Perugia
(UNWEB) Perugia. Parte della scuola dell'ospedale di Perugia un messaggio di speranza per i piccoli pazienti che ogni anno affrontano il lungo e difficile percorso della malattia oncoematologica. In occasione della semplice cerimonia di apertura dell'anno scolastico della scuola interna "I coniglietti bianchi", le insegnanti Catia D'Andrea, Raffaella Massicci e Melania Scarabottini, hanno realizzato e presentato un video con le testimonianze dei tanti ragazzi guariti, oggi tornati a frequentare la scuole nei centri di residenza. Erano presenti alla inaugurazione, con il direttore sanitario dell'Azienda ospedaliera Simona Bianchi e il direttore della struttura di Oncoematologia pediatrica Maurizio Caniglia, il dirigente scolastico dell'Istituto comprensivo V di Perugia, Fabio Gallina. Proprio Gallina ha voluto soffermarsi "sulla passione e l'impegno che le insegnanti mettono nella loro attività quotidiana". " Questa è una scuola speciale, dove occorrono doti speciali, professionali e umane", ha sottolineato il dirigente scolastico. Il direttore sanitario Simona Bianchi ha colto l'occasione per approfondire " l'importanza per i piccoli pazienti di proseguire l'attività scolastica e mantenere così la mente impegnata, con ricadute positive anche nel percorso di cura". " I nostri pazienti sono un esempio per tutti gli studenti - ha sottolineato il direttore Caniglia -: operano sul fronte terapeutico e scolastico per ottenere un doppio e faticoso risultato, ma sempre con positività ha ricordato". Toccante, come riferisce una nota dell'ospedale, la testimonianza di Melania Scarabottini, coordinatrice e referente regionale per i progetti di istruzione domiciliare dell'istituto: " Opero in questa scuola da molti anni, ma è sempre un'emozione forte. Riprendere poi le lezioni in presenza, dopo sei mesi durante i quai siamo stati vicino ai ragazzi solo on line, ci ha reso felici. Il compito dell'insegnante resta quello di avvicendarsi con i sanitari per rendere la permanenza in ospedale meno traumatica possibile".