io non rischioErika Chierico (Ovus Pubblica Assistenza), sussidiarietà e prevenzione sono due dei concetti chiave della campagna, è fondamentale rivolgersi ai cittadini e condividere con loro buone pratiche per ridurre i rischi

(UNWEB) Corciano. "La campagna di comunicazione è ormai giunta al suo decimo anno di attività, l'associazione Ovus Pubblica Assistenza ha partecipato fin da subito nel capoluogo di Provincia alternando annualmente l'oggetto di buone pratiche: tra rischio alluvione e sismico, a cui il nostro territorio è sensibile. La sussidiarietà e la prevenzione sono due dei concetti chiave della campagna poichè rivolgersi direttamente ai cittadini e condividere con loro buone pratiche per ridurre i rischi è fondamentale in ottica di resilienza e protezione dal rischio stesso". A dirlo Erika Chierico, coordinatrice per Ovus Pubblica Assistenza della campagna di comunicazione "Io non rischio" prevista per domenica 11 ottobre. Promossa e realizzata dal Dipartimento della Protezione Civile, Anpas, Ingv, ReLuis e Fondazione Cima, nel 2020 si presenta in una edizione interamente digitale, proprio per rispettare le norme di distanziamento e di prevenzione, con le Piazze fisiche di 8 comuni coinvolti che aspetteranno i cittadini sulle Piazze Digitali - ovvero sui social - di 13 associazioni di volontariato, per parlare di prevenzione con materiali informativi e comunicativi, riproponendo le modalità che hanno portato in questi anni a confrontarsi dal vivo e conoscere in modo più approfondito i rischi e i comportamenti più corretti di autoprotezione da mettere in pratica. Corciano, pertanto, farà comunicazione su cosa ciascuno può fare per ridurre il rischio terremoto. Le buone pratiche verranno condivise sulla pagina Facebook Io Non Rischio Corciano. "Siamo ancora in emergenza pandemica ed anche se il rischio sanitario non è ancora tra quelli trattati dalla campagna, in questi lunghi mesi abbiamo avuto la conferma di quanto le scelte e le azioni di ognuno finiscano inevitabilmente per incidere sulla vita di tutti – sottolinea Ovus Pubblica Assistenza. Informare sulle buone pratiche di protezione civile però non basta. Per promuoverle bisogna viverle e incarnarle in prima persona. "Questo è un anno particolare – conclude Erika – per questo abbiamo deciso di insistere sul territorio corcianese in maniera ancora più circoscritta e puntuale, facendo rete come sempre in emergenza ma anche in tempo di pace con le istituzioni del territorio e con le altre associazioni, nella consapevolezza che la Protezione civile è una rete di attori che collaborano ed i cittadini in primis fanno parte di tale rete."


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