cappella salus infirmorum(UNWEB) A Perugia è nota come la Cappella del Policlinico di Monteluce. Adesso è uno dei monumenti per i quali si può votare nel Decimo Censimento “I luoghi del cuore”, indetto dal FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano).

La mobilitazione è già cominciata e si può votare per per promuovere il recupero e la valorizzazione del monumento. Si può votare anche on line, modalità consigliata viste le attuali difficoltà causate dal covid. La cappella per oltre sessanta anni è stata uno dei luoghi cari ai perugini, mèta di malati che affidavano qui i loro voti di guarigione. Era collocata nella parte bassa dell’area dell’ex ospedale, e i malati vi potevano accedere attraverso due bracci in muratura che conducevano una specie di soppalco che sormontava lo spazio dedicato alle celebrazioni e ai fedeli esterni, senza subire possibili intemperie. La Cappella Salus Infirmorum, denominata anche “oratorio” dal progettista Carlo Cucchia, è una chiesa di discrete dimensioni a pianta centrale sormontata da una cupola semisferica, unica nel suo genere a Perugia, che culmina con una lanterna. La denominazione prende nome dal dipinto di Gerardo Dottori, di grandi dimensioni, della “Madonna con Bambino”, che sormonta l’altare ai cui piedi, su uno sfondo di paesaggio aeropittorico, due angeli sorreggono una piccola chiesa nella quale stanno entrando i malati accompagnati dai frati. Nell’ampia calotta della cupola, scanditi da quattro grandi croci dai vetri quadrati trasparenti che danno luce all’edificio sacro, Dottori raffigurò quattro santi nella loro attitudine all’attenzione per i malati e ai derelitti: Sant’Antonio da Padova, san Vincenzo de’ Paoli, san Francesco d’Assisi; sant’Anna con. Lo sfondo è un ampio paesaggio scarno e desolato, il tutto in una tipica visione aeropittorica dottoriana a fish eye, occhio di pesce.
La cappella fu progettata nel 1934 nell’ambito dell’ampliamento del policlinico, concepito a padiglioni, ma i lavori d furono ultimati solo nel 1943, con le ampie decorazioni pittoriche di Dottori, dopo un finanziamento straordinario statale ottenuto per interessamento della Principessa Maria José di Savoia, sollecitata dal vescovo di Perugia a intercedere per la conclusione dei lavori in occasione della inaugurazione del vicino padiglione di Ostetricia.
Quando poi, nel 2008-2010, fu completato il trasferimento del Policlinico all’attuale sede di Sant’Andrea delle Fratte, la Cappella rimase, insieme ad un solo Padiglione, l’unico edificio salvato dal progetto della “nuova Monteluce”, anche in ragione del vincolo apposto dalla Soprintendenza in occasione dei primi restauri pittorici del 1989. La cappella, durante gli anni di non attività, è stata oggetto di atti vandalici e dissacratori ma adesso, circondata (soffocata, secondo alcuni giudizi molto critici) dal complesso del nuovo Istituto Clinico Porta Sole, è in via di recupero. La futura destinazione non dovrebbe essere limitata al culto bensì ad attività culturali molteplici: concerti, presentazione di libri, mostre e sede degli Archivi Gerardo Dottori, con esposizioni a rotazione di documenti e immagini.
Il link per votare e sostenere l’iniziativa, che ha già ottenuto oltre mille sottoscrizioni in pochi giorni, è: https://fondoambiente.it/luoghi/cappella-salus-infirmorum?ldc

Daniele Orlandi - Agenzia Stampa Italia

Foto presa dal https://fondoambiente.it/luoghi/cappella-salus-infirmorum?ldc


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