(UNWEB) Perugia. Lo shock e la tristezza è ancora evidente a distanza di giorni, ma ci ha pensato un bellissimo sole a rendere meno pesante la prima domenica senza Paolo Rossi. Anche la città di Perugia, il giorno successivo ai funerali di Vicenza, ha voluto rendere omaggio ad una persona che non può essere considerato "solo" un calciatore, ma molto, molto di più.
"Chi semina tanto, raccoglie tantissimo", ha detto Padre Mauro Angelini nel corso dell'omelia. Una frase che ritrae alla perfezione la personalità e l'immagine di Paolo, per nulla macchiata dai risvolti extrasportivi (la vicenda di calcioscommesse che gli costò due anni di squalifica anche se, è bene ricordarlo, la giustizia ordinaria lo assolse con formula piena). Intorno alle 9 del mattino la salma del campione del mondo è arrivata sul terreno del Curi e i tifosi, che mai lo hanno dimenticato malgrado avesse indossato la maglia del Perugia soltanto per una stagione, gli hanno dedicato all'esterno dell'impianto (non era consentito loro l'accesso sulle tribune a causa delle normative anti Covid) cori e striscioni, con grande ordine e compostezza. Piano piano sono arrivati anche alcuni degli interpreti di quella squadra, da Walter Novellino e Franco Vannini. Per il Grifo di oggi erano presenti, oltre che lo stato maggiore del club, da Santopadre a Comotto a Giannitti, il tecnico Caserta oltre che i calciatori Bianchimano e Negro, che non faranno parte della sfida di oggi contro la Virtus Verona perchè infortunati. Non è voluta mancare nemmeno una delegazione del club veneto, già da ieri sera in ritiro in città.
LE PAROLE DEL SINDACO - Andrea Romizi, sindaco del capoluogo umbro, ha così voluto commemorare la figura di Pablito: "E' sicuramente un grande esempio. Tutti ne conosciamo la grandezza in campo, ma sta emergendo una volta di più la grandezza come persona. Si interessava delle varie situazioni senza clamore ed questo il Paolo che sento di più. Ho avuto modo di apprezzare il lato umano essendo un modello per qualsiasi persona: si più diventare campioni del mondo restando umili".
L'EMOZIONE DI SANTOPADRE - "Nella mia memoria di quattordicenne - spiega il presidente del Perugia - Paolo mi ha fatto vivere momenti indimenticabili. Eravamo in cinquanta a tifare per lui. Sono cresciuto sognando più lui che le donne. volevo diventare calciatore. L'ho conosciuto di persona, mi ha subito dato l'impressione di una persona splendida. Mi ha detto: "Ci sono momenti difficili ma vedo che ti stai impegnando". Sono molto onorato di questa giornata, che reputo simile a quei mondiali". Infine una possibilità: "Vorremmo intitolargli il nostro settore giovanile, c'è massima apertura".
LA SENSIBILITÀ' DEL CONDOR - Franco Vannini e Paolo Rossi con la maglia del Grifo si sono soltanto sfiorati. Quando quest'ultimo arrivò in biancorosso il Condor era fuori squadra per un infortunio che poi lo avrebbe costretto al ritiro: "E' un onere e un onore poter rappresentare quella squadra e i compagni dell'epoca erano contenti che io potessi farlo. Peccato non aver giocato insieme, potevamo fare benissimo". Vannini rivela: "Come persona l'ho conosciuto da poco e ci sono delle similitudini: io vivo a San Giovanni Valdarno e le bimbe vanno a scuola dove andavo io. Questo ci ha avvicinato". Un rapporto cresciuto dunque nel corso degli anni: "Mi ha sempre accolto come un amico. La notizia mi ha sconvolto, speravo di vederlo per consegnargli una foto, non c'è stata opportunità. Quando un collega se ne va manca più di qualcosa. Cercherò di tenerlo nei nostri pensieri".
IL RINGRAZIAMENTO DELLA MOGLIE - Infine, è il turno di Federica Cappelletti, moglie del campione, apparsa visibilmente emozionata: "Sono veramente felice per ciò che questa città ha dato a Paolo. C'è stato un rapporto incredibile, è stato un amore forte che è ritornato. Sono orgogliosa di essere perugina".
Momenti di grande emozione si sono vissuti anche all'uscita del feretro dallo stadio, "scortato" dai tifosi, che gli hanno tributato una vera ovazione. Essere benvoluto da tutti: è questo sicuramente il più bel gol che Paolo abbia potuto realizzare. Ci mancherai da morire!
Enrico Fanelli - Umbria Notizie Web