impact(UNWEB) – Castiglione del Lago, – Un ciclo di incontri sulla piattaforma Zoom per facilitare e promuovere l’integrazione delle donne migranti nei territorio di Castiglione del Lago e Città della Pieve.


E’ quanto prevede il progetto “Impact”, azione di animazione per associazionismo femminile migrante, gestito dalla cooperativa sociale Frontiera lavoro sui due comuni lacustri, in collaborazione con la Regione Umbria.
“Nell’immaginario collettivo – spiegano i responsabili del progetto - quando si parla di donna migrante proveniente dal Sud del Mondo, l’idea che subito ci si presenta davanti agli occhi, è quella di una donna “tradizionalmente” legata al suo Paese di origine, e di conseguenza ad usi e costumi, in condizione di subalternità, non integrata nel contesto di insediamento. Ma non è sempre vero. A guardar bene si può notare una pluralità di modi di vivere l’esperienza dell’immigrazione. Tali donne mostrano una particolare capacità di adattamento, ma allo stesso tempo una attitudine alla conservazione degli aspetti peculiari delle loro tradizioni. Molteplici – aggiungono da Frontiera Lavoro - sono i modi attraverso cui rinegoziano la loro identità culturale in base al contesto in cui vivono e al quale rimangono d’altra parte legate. Quello che per noi potrebbe significare “tradizione” e ostentazione non è altro che la manifestazione tangibile di una “cultura altra”, ma non per questo inferiore, che le donne possono manifestare”.
Spesso queste donne sono protagoniste di un processo di emancipazione senza eguali, che prende l’avvio da un ribaltamento della propria esistenza segnata dalla decisione di emigrare in un altro Paese, diverso dal proprio, e grazie alla loro forza di volontà mista a coraggio riescono ad affrontare il percorso migratorio in modo tale da adeguarsi completamente allo stile di vita dei Paesi di adozione.
Il piano d’intervento previsto dal progetto “IMPACT” si pone la finalità generale di promuovere l’integrazione delle donne migranti nel territorio di Castiglione del Lago e Città della Pieve, e di perseguire i seguenti obiettivi specifici: creare momenti di aggregazione fra donne migranti finalizzati alla socializzazione e veicolazione di informazioni legate al genere femminile (educazione dei figli, gestione budget familiare, educazione alimentare, salute), promuovere l’associazionismo come forma di partecipazione attiva alla cittadinanza, fornire un’alfabetizzazione al “fare associazione”, conoscere ed entrate a contatto con la realtà dell’associazionismo migrante e non del proprio territorio
Il progetto si espleta sulla piattaforma Zoom per la durata di circa sei incontri, nei giorni scelti in accordo con le donne e le associazioni.


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