braconi(UNWEB) – Perugia, – “Le sue intuizioni hanno segnato profondamente una delle attività socio-economiche che qualificano il Trasimeno. E le esperienze messe a punto dalla Provincia di Perugia nel campo della itticoltura devono a lui la prima spinta e portano anche la sua firma”.


Questo il pensiero oggi dell’Amministrazione provinciale perugina che attraverso il presidente Luciano Bacchetta e il vicepresidente Sandro Pasquali esprime il suo cordoglio per la scomparsa all’età di 87 anni di Livio Braconi.
Il Consorzio pesca e acquacoltura del Trasimeno da lui diretto per molti anni, è stato un presidio di grande valore per lo studio e la conoscenza dell’ambiente.
Per un periodo di circa trenta anni ha avuto un ruolo da protagonista per il destino della pesca professionale. Attraverso il Consorzio da lui diretto ha cercato di modernizzare e dare nuovo impulso all’attività che negli anni ‘80 aveva bisogno di essere rinnovata, introducendo la trasformazione del pescato e individuando forme di industrializzazione dell’attività che fino ad allora aveva avuto carattere esclusivamente artigianale. Con l’introduzione della trasformazione del prodotto ittico e con i tentativi di una sua collocazione sul mercato questa professione ha avuto la possibilità di riprendere vigore.
Di Livio Braconi l’idea inoltre, come ricorda l’Amministrazione provinciale, della nascita del Centro ittiogenico, dapprima a livello sperimentale a San Feliciano e poi dall’85 nella sua sede definitiva di Sant’Arcangelo. Un centro d’eccellenza a livello nazionale e di grande supporto per la pesca professionale del lago Trasimeno.


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