Foto 2(UNWEB) Perugia. I laureati del Corso di Laurea in Protezione e Sicurezza del Territorio e del Costruito dell'Università degli Studi di Perugia, dopo un lungo periodo di incontri didattici online, sono tornati a discutere le proprie tesi di fronte alla Commissione di Laurea nell'Aula Magna del Polo Universitario di Foligno.

I due candidati, sebbene già inseriti nei rispettivi ambiti professionali, hanno affrontato l'ultima prova con impegno e serietà, sviluppando lavori di grande attualità:

Michele Patumi (seguito dal prof. Antonio Borri) con una tesi incentrata su una procedura speditiva per la valutazione della sicurezza di ponti esistenti in muratura;

Silvia Santi (seguita dal prof. Stefano Saetta e dalla prof.ssa Elisa Moretti) ha affrontato la trasformazione industriale "4.0" e l'impatto sulla sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro, con un focus sul distretto industriale del marmo in Toscana.

La Commissione di Laurea era costituita da Antonio Borri, Manuela Cecconi (Presidente), Elisa Moretti, Vincenzo Pane, Fabio Radicioni, Stefano Saetta, Paolo Verducci.

Dopo la proclamazione del voto finale, la prof.ssa Manuela Cecconi, Presidente della Commissione e Coordinatore del Corso di Laurea, nel rinnovare gli auguri ai giovani professionisti e ringraziare tutti i presenti, ha ribadito l'importanza di formare ingegneri competenti nel progettare, realizzare e gestire soluzioni per la protezione e sicurezza del territorio, del suo costruito e, più in generale, degli insediamenti urbani caratterizzati da elevato rischio sismico e idro-geologico.

La discussione delle tesi in presenza è stata anche l'occasione per sottolineare che il laureato in Protezione e Sicurezza del Territorio e del Costruito durante il biennio formativo acquisisce un'elevata preparazione interdisciplinare e possiede vari strumenti cognitivi per l'aggiornamento continuo e per effettuare rapidamente adattamenti delle proprie capacità al variare delle esigenze dell'impiego, essendo pienamente consapevole della necessità di tenere aggiornate le proprie conoscenze metodologiche e tecniche, per collocarsi in maniera proficua nella realtà industriale, economica, sociale o accademica.

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