(UNWEB) Perugia. Da oggi la piazza all’incrocio tra Strada Villa Pitignano e via Teognide, nella zona di Villa Pitigano Alta, prende il nome di Marco Pantani, il campione di ciclismo su strada morto nel 2004.
La cerimonia di intitolazione si è tenuta nel pomeriggio di sabato 12 giugno alla presenza del Sindaco Romizi e dell’assessore al Welfare e Anagrafe e presidente della Commissione per la Toponomastica cittadina Edi Cicchi, del consigliere Polo Befani, del presidente del GS Villa Pitignano Tosello Canestrelli, che ha proposto l’intitolazione, del presidente pro-vinciale della Federazione Ciclistica Italiana Lucano Bracarda, e del campione paralitico Luca Panichi. Presenti anche numerosi appassionati di ciclismo.
“Chi ama il ciclismo - ha detto il presidente Canestrelli conosce e apprezza Marco Pantani e la presenza di tante persone qui oggi lo dimostra. Per noi è un’occasione importante, che segna la ripartenza di nuove attività per la nostra associazione e per la frazione di Villa Pitignano.” Non a caso, sulla piazza Marco Pantani si affaccia la sede del Gruppo sportivo, che ha voluto ricordare anche la partecipazione del campione romagnolo a una gara ciclistica juniores organizzata nell’aprile del 1988, proprio a Perugia, al termine della quale un giovanissimo Pantani si classificò secondo, con una stele dell’artista Paolo Spaccia collocata all’ingresso della sede stessa.
L’assessore Cicchi, dal canto suo, ha tenuto a sottolineare il ruolo di socializzazione e ag-gregazione del ciclismo, che grazie proprio a spazi dedicati e ad esempi illustri ha il merito di attrarre i giovani verso i valori che esso rappresenta. “Auspico -ha concluso- che questa giornata possa essere un momento di ripartenza per il ciclismo e per tutti noi, con la presenza sempre crescente dei giovani che si avvicinano al mondo del ciclismo.”
Un ringraziamento particolare alla città di Perugia, all'amministrazione, al gruppo sportivo Villa Pitignano e a tutti coloro che hanno reso possibile l’intitolazione è giunto dalla madre di Marco Pantani, Antonina, e dalla Fondazione che di Pantani porta il nome, che non hanno potuto essere presenti alla cerimonia odierna, ma che, attraverso il consigliere Befani hanno voluto inviare a tutti i partecipanti un messaggio video, con la promessa di essere presto a Perugia per ricordare tutti insieme lo stesso Pantani.
L’esempio di Pantani, la sua capacità di entrare nei cuori della gente, così come l’opportunità di perpetuare la tradizione del ciclismo perugino attraverso l’ingresso dei giovani che vi si avvicinano sono stati al centro del discorso conclusivo del Sindaco Romizi. “Il momento d’oro del ciclismo -ha ricordato- è stato quando la bicicletta era un mezzo di trasporto molto usato. È tornato il momento di reinnamorarci della bicicletta come strumento per la mobilità sostenibile e la qualità della vita delle nostre città e di riscoprirla sotto molteplici punti di vista. Per questo è al centro di diversi progetti dell’amministrazione comunale.” Il Primo cittadino ha ricordato, infatti, le progettualità del Pnrr al riguardo e la recente partecipazione al bando ministeriale per valorizzare l’asta del Tevere e i luoghi ad essa collegati.
Alla cerimonia ha presenziato anche il parroco di Villa Pitignano.
La richiesta dell’intitolazione a Pantani era stata presentata all’amministrazione dall’associazione ciclistica amatoriale G.S. Villa Pitignano, con la motivazione che “Pantani, dopo aver fatto tutta la trafila nelle categorie giovanili è passato al professionismo nel 1992 ed ha corso fino al 2003 vincendo tutto quello che c’era da vincere (in tutto 46 vittorie ) con i migliori risultati nelle corse a tappe. Nel 1998 è riuscito a vincere il Giro D’Italia e il Tour de France nello stesso anno, eguagliando campioni del calibro di Fausto Coppi, Jacques Anquetil, Eddy Merckx, Bernard Hinault, Stephen Roche e Miguel Indurain. Gli è mancato solo il titolo di Campione del Mondo: nel 1995 si piazzò al terzo posto. Nel 1988 Marco Pantani corse nella gara Juniores da noi organizzata qualificandosi al 2° posto.”
Come si ricorderà, durante il Giro d'Italia del 1999, a causa di un valore dell’ematocrito al di sopra del consentito, Pantani fu espulso dal giro -che tra l'altro stava vincendo- e fu squalificato. Malgrado successivamente sia tornato a correre, non fu più lo stesso. Il 14 febbraio del 2004 fu trovato morto, per cause ancora da chiarire, in una stanza di hotel a Rimini.