77 i bambini con Dsa nel comprensorio del Trasimeno: i servizi e le strutture esistenti
(UNWEB) Castiglione del Lago, – Autenticità, emozione e prospettive in chiave di integrazione, di servizi sanitari e scolastici. Tutto questo nel convegno "Autismo – un problema medico sociale: quali prospettive?", organizzato da Fnp Cisl del territorio di Perugia, dal suo coordinamento donne e dall'Anteas del Trasimeno, con il patrocinio del Comune di Castiglione del Lago. L'appuntamento si è tenuto nella sala consiliare di Castiglione del Lago, in occasione della Giornata mondiale per la consapevolezza sull'autismo.
Ad aprire i lavori, coordinati da Romeo Pippi (Cisl Castiglione del Lago), il saluto del segretario Fnp di Perugia, Francesco Ferroni che ha sottolineato come sia necessario affrontare questo tipo di difficoltà in chiave di inclusione sociale. Per il Comune di Castiglione del Lago, l'intervento dell'assessore Elisa Bruni: "Questo settore va affrontato con la consapevolezza che debba avere al centro le persone, tutto deve ruotare intorno a loro. Serve fare accoglienza e inclusione in tutte le componenti della società, dalle associazioni al volontariato". Per la presidente di Anteas Castiglion del Lago, Stella Bricchi: "Il volontariato deve essere capace di stare con i più fragili, capace di dare un contributo alla comunità e non sono a riceverlo".
Commovente la testimonianza di una mamma di genitore autistico, Margherita Petrucci: "Ogni bambino autistico è come un palloncino, evanescente e ti mette di fronte alle tue insicurezze. L'autismo è una estrema forma di originalità. I genitori trovano sempre la chiave per entrare in questo mondo, quello che è difficile estendere è la cultura della diversità. Per un genitore, entrare in questo meccanismo è come un lutto da attraversare in tutte le sue fasi: dalla paura alla vergogna, fino al superamento. Ora mio figlio è il mio più grande insegnante e terapista. Più che darci degli obiettivi, dobbiamo darci degli scopi e quello di oggi è diffondere la cultura dell'autismo".
Le istituzioni sono intervenute con la dottoressa Paola Casucci, dirigente della Regione Umbria, che ha fatto il punto sugli interventi normativi, dalla legge sull'autismo al Piano sanitario, che parla di reti, al fondo per la disabilità, fino ai progetti per la vita indipendente o il dopo di noi. "Questi incontri – ha detto Emilio Abbritti, direttore del Distretto sanitario del Trasimeno – servono a noi per ascoltare e proporre soluzioni alle istanze". La dottoressa Lucia Cirulli, responsabile del servizio di riabilitazione evolutiva ha spiegato tutte le difficoltà che il bambino affetto da disturbi dello spettro autistico incontrano, ricordando che ci sono 77 minori presi in carico nel comprensorio del Trasimeno. La dottoressa Barbara Reanda, assistente sociale di Usl Umbria 1, ha ricordato i servizi di Usl 1 esistenti, dai Centri diurni a quello all'ex ospedaletto di Magione per il dopo di noi. "Non basta assistenza indiretta – ha detto – servono azioni e progetti concreti. Il 'progetto di vita indipendente' ha funzionato molto. Il 'Prisma' evita di pagare le bollette, ospitando per esempio un ragazzo con disabilità. Io l'ho fatto e il ragazzo che ho ospitato è diventato mio amico".
Andrea Tittarelli, direttore dei servizi di Angsa (Associazione nazionale genitori soggetti autistici), ha presentato i servizi della sua realtà, restituendo anche uno spaccato della situazione: "Su 100, 80 persone con disturbi da spettro autistico sono invalidate in maniera sostanziale. Per assisterli serve recuperare senso dell'istituzione e della spesa sanitaria. L'Italia – ha detto - ha gli strumenti. Angsa Umbria ha un centro Up per bambini e un centro diurno, per 20 adulti che si cimentano in attività. Grazie a questo, cinque persone lavorano con lo stipendio, soci lavoratori in una cooperativa sociale. Un'altra persona è stata invece impegnata in piena autonomia". Con Tittarelli, Eleonora Di Cristina e Chiara Capezzali, sue collaboratrici nei servizi. Le due professioniste hanno ricordato come grandi catene si siano interessate all'inserimento di ragazzi con disturbi da spettro autistico.
Problemi legati all'accompagnamento e al percorso post studi sono stati evidenziati dalla dirigente scolastica Eleonora Tesei. "Un evento che ha arricchito tutti noi – ha detto il segretario generale di Fnp Cisl Umbria, Luigi Fabiani – dal nostro punto di vista, faremo la nostra parte per sensibilizzare tutta la regione alla cultura della diversità. Un convegno del genere e la grande sinergia tra Cisl e Anteas ci indica la strada da proseguire. I sindacati rappresentano le istanze, vogliamo rappresentare la gente. Per noi fare sindacato è la passione di fare del bene agli altri".