(ASI) Perugia. Nella città di Perugia sicuramente una delle figure più autorevoli e rispettate è il Presidente della Sezione penale della Corte di Appello Paolo Micheli. “Un uomo che incute inizialmente un certo timore e rispetto sia per la statura professionale che fisica” commenta il sindaco Andrea Romizi intervenuto in una gremita sala dei Notari alla presentazione del libro “A ’sta pandemia… damoje ’n verso” dello stesso Micheli edito da Europa edizioni.
Poi però ammette il sindaco che il magistrato ha un lato artistico-umano sorprendente e lo sfogo creativo, sviluppato anche grazie al Lockdown, ne è una riprova. Micheli ha una passione per il sonetto e il romanesco e questo suo iniziare a scrivere in versi la definisce “una scelta consapevole di sintesi, come una sorta di legittima difesa di raccontare la realtà”.
L’opera mostra sicuramente una certa una padronanza della metrica e un’indiscussa originalità, basti considerare la struttura narrativa divisa per le stagioni del Covid da marzo 2020 a inverno 2021, con i suoi stati d’animo “la paura; l’illusione; lo sconcerto; l’attesa, la fiducia; la consapevolezza; la pazienza; la speranza”. Dal 16 marzo 2020, data del primo componimento, “Barbona virus”, in cui riflette sull’isolamento a casa e su chi casa non ce l’ha a “La via d’uscita” del 20 dicembre 2021 ci sono tutti quei passaggi più significativi della storia italiana di questi ultimi due anni difficili contestualizzata e ironizzata dall’autore. Infatti, i sonetti romaneschi toccano i temi più disparati, dall’attualità, alle questioni politiche, al calcio, agli affetti più cari, ma sempre mostrando un notevole acume e un efficace uso delle parole.
Micheli ha dato saggio anche della sua capacità di lettore e ha deliziato la platea con la lettura di alcuni sonetti; un piacere che può essere replicato, visualizzando i QR code inseriti nel testo e ascoltando l’autore declamare i sonetti su soundcloud.com.
L’autore si è divertito e ha fatto divertire alla presentazione del libro con Stefano Pozzovivo e Giuseppe Mascambruno, ironizzando e cercando di prendersi poco sul serio, e proprio questo prendersi poco sul serio è forse la ricetta del successo di quest’opera caratterizzata da una certa leggerezza che maschera la profondità dei pensieri di Micheli. L’autore ha ammesso che probabilmente ci sarà un secondo volume ancora più sagace e pungente o chissà forse anche qualcos’altro di artistico, vista la verve di questo geniale magistrato, che come ha raffigurato nella copertina disegnata da Sergio Caputo, si divide tra musica, basket e le più diversificate forme di scrittura.
Daniele Corvi - Agenzia Stampa Italia