Per il Comune la scelta di istituzionalizzare la ricorrenza corrisponde alla volontà di mantenere vivo uno straordinario percorso della memoria
(UNWEB) Perugia Successo di partecipazione per il secondo giorno, quello conclusivo, dedicato alle celebrazioni in ricordo del XIV settembre 1860, una delle date simbolo del Risorgimento perugino.
Nella prima parte della giornata, tutte le iniziative si sono concentrate in borgo Sant’Antonio, quartiere del centro storico da anni molto legato alla memoria dell’ingresso dei bersaglieri del 16° Reggimento che, insieme all’azione dei granatieri da Porta Santa Margherita, segnò la liberazione della città dal dominio pontificio il 14 settembre 1860.
Nel pomeriggio si sono svolte le sfilate dei bersaglieri e dei granatieri, rispettivamente da borgo Sant’Antonio e da corso Cavour, fino a piazza IV Novembre. Una sosta è stata effettuata in via Baglioni davanti alla lastra commemorativa in ricordo di Leopoldo Pellas, tenente di origini perugine medaglia d’oro al valore militare.
Dopo l’arrivo in piazza IV Novembre, le autorità comunali, rappresentate dall’assessore alla cultura, hanno portato i saluti insieme al presidente dell’associazione Borgo Sant’Antonio-Porta Pesa, alla presenza del colonnello Roberto Bellini del Comando Esercito Umbria e di Francesco Taddei, presidente dell’Associazione Nazionale Bersaglieri Umbria, ricordando il significato delle celebrazioni.
Il presidente Pinelli ha ricordato il periodo del lungo dominio pontificio che segnò un ridimensionamento della città anche dal punto di vista demografico, fino alla partecipazione di Perugia ai moti di liberazione degli anni Cinquanta dell’Ottocento, alle stragi del 20 giugno 1859 e alla grande festa per la liberazione dopo il 14 settembre. L’amministrazione comunale ha ringraziato l’associazione di Borgo Sant’Antonio, le Associazioni Nazionali dei Bersaglieri e dei Granatieri e il Comando Esercito Umbria, che da quasi dieci anni contribuiscono a mantenere viva la memoria del XIV settembre. La giornata odierna – ha sottolineato l’amministrazione – è stata concepita come un prolungamento dell’omaggio reso, mercoledì scorso, ai caduti, affinché tutta la città potesse essere partecipe, anche grazie alle musiche risorgimentali, di uno straordinario percorso della memoria. Un percorso che deve includere, oltre alla memoria del dolore per le stragi del 1859, anche quella della gioia per la liberazione dopo le lotte per consegnare Perugia al Regno d’Italia. La scelta di istituzionalizzare la ricorrenza da quest’anno risponde alla volontà e all’impegno di rendere il ricordo del XIV settembre permanente, a beneficio delle generazioni future.
Il clou degli eventi in centro è stata la sfilata della Fanfara dei Bersaglieri e della Musica reggimentale dei granatieri – questi ultimi in uniforme storica – lungo Corso Vannucci fino a piazza della Repubblica, dove si è svolta una esibizione con numerosi brani musicali che ha suscitato un vivo interesse nei numerosi cittadini e turisti presenti.
La Fanfara dei Bersaglieri dell’Umbria, che dal 1989 è la fanfara ufficiale regionale, riconosciuta dall’Associazione Nazionale Bersaglieri, guidata dal capo Fanfara Osvaldo Orsini, ha eseguito brani in alternanza con la Musica reggimentale dei Granatieri, la prestigiosa banda risalente al Settecento impegnata in tutte le cerimonie istituzionali più importanti della Capitale, diretta dal luogotenente Domenico Morlungo.
Ultimo evento della giornata il concerto-spettacolo sul Risorgimento delle ore 18,30, ancora una volta in coso Bersaglieri, nella chiesa di Sant’Antonio Abate, dal titolo “XIV Settembre 1860 – Liberazione di Perugia”.