(UNWEB) TERNI - In relazione all’episodio riportato da alcuni organi di informazione che riguarda una bambina di dieci anni operata a Foligno per un’appendicite, si ritiene doveroso fornire all’opinione pubblica una lettura corretta dei fatti attraverso la documentazione e la cartella clinica fornita dai presidi ospedalieri di Spoleto e di Foligno che certificano, senza ombra di dubbio, che le due strutture hanno operato al meglio e hanno seguito un percorso clinico diagnostico corretto. Definire questo un caso presunto di malasanità è fuorviante e ben lontano dalla realtà dei fatti.
La piccola paziente si è recata al Pronto Soccorso dell’ospedale “San Matteo degli Infermi” di Spoleto il 29 dicembre scorso alle ore 8.31. È stata immediatamente presa in carico dal dirigente medico del servizio e ha effettuato tutti gli accertamenti diagnostici. Da quanto risulta agli atti, la situazione non destava alcuna preoccupazione tanto che, malgrado un lieve stato febbrile e dolori addominali, è stata dimessa alle ore 10.28 e disposto il suo trasferimento presso la struttura ospedaliera di Foligno, avvenuto con mezzo proprio. La bambina è quindi giunta alle 12.06 al Pronto Soccorso dell’Ospedale “San Giovanni Battista” di Foligno e, alle 12.21, è stata presa in carico dai sanitari e seguita in OBI, Osservazione Breve Intensiva Pediatrica, in quanto giudicata in buone condizioni cliniche generali. Dopo alcune ore in osservazione, alle ore 15, il chirurgo ha ritenuto opportuno effettuare l’intervento per cui si è disposto il ricovero nel reparto di Pediatria dove la bambina ha eseguito ulteriori esami e analisi. Alle ore 18.05 la piccola è stata sottoposta ad intervento chirurgico, ben riuscito ed è stata dimessa alle ore 19.25 in ottime condizioni di salute.
Questa la verità dei fatti certificata dalla documentazione ufficiale e dalla cartella clinica contro ogni ricostruzione inesatta e non corretta, se non strumentale, della vicenda. Questa Direzione, per i suoi trascorsi professionali, è ben cosciente che non tutte le appendiciti vengono operate, soprattutto se riguardano bambini e adolescenti. Il periodo di osservazione in OBI diventa quindi fondamentale per apprezzare il miglioramento delle condizioni cliniche e procedere quindi alle dimissioni del paziente o, in caso contrario, la necessità di prevedere un intervento chirurgico. Nel caso di specie, dall’analisi della cartella clinica emerge quindi, senza ombra di dubbio, che le procedure sono state rispettate in toto, compreso il contestato lasso di tempo tra l’attesa in Obi, la scelta del chirurgo, il conseguente ricovero in Pediatria e l’accesso in sala operatoria.
Anche in questa occasione il percorso clinico e diagnostico è stato condotto con la massima correttezza, solerzia e professionalità dalle strutture ospedaliere e dai sanitari di Foligno e Spoleto che si sono occupati in modo ineccepibile della bambina, peraltro in un periodo dell’anno particolarmente critico per i Pronto Soccorso e le Strutture di Pediatria dell’intero territorio nazionale a causa del sovraffollamento determinato dall’ondata pandemica e influenzale che sta colpendo in larga misura proprio i bambini con sintomatologia respiratoria importante.
Professionalità, competenza, umanità del personale e organizzazione puntuale dei servizi peraltro rilevati da tanti cittadini che scrivono ogni giorno alla Direzione aziendale per elogiare l’operato dei sanitari e l’organizzazione efficace ed efficiente delle strutture territoriali ed ospedaliere.