(UNWEB) Perugia. È stato rinnovato oggi, 7 febbraio, alla presenza del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il Patto per Perugia Sicura.
L’intesa è stata sottoscritta dal Prefetto di Perugia, Armando Gradone, dal sindaco di Perugia, Andrea Romizi, dalla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, e dalla presidente della Provincia, Stefania Proietti. Presenti alla sottoscrizione anche il sottosegretario di Stato all’Interno, Emanuele Prisco, e il capo della Polizia di Stato Vittorio Pisani.
Per il Comune di Perugia hanno partecipato anche gli assessori Luca Merli (sicurezza) e Margherita Scoccia (urbanistica) e la comandante della polizia locale Nicoletta Caponi.
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L’obiettivo del rinnovato accordo è quello di promuovere una strategia condivisa di azioni sul territorio, in grado di garantire maggiori livelli di sicurezza urbana, anche attraverso una più incisiva attività di prevenzione e contrasto della criminalità diffusa e dei fenomeni di degrado e di disagio sociale. Il contenuto del nuovo patto, valido sino al 31 dicembre 2025, tiene conto dell’evoluzione del contesto urbano e delle esigenze della città, individuando nuove priorità e azioni da intraprendere.
In particolare, sono state oggetto di attenzione, tra le altre, le attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti e al fenomeno dell’immigrazione clandestina, di rigenerazione urbana delle aree degradate e contrasto ai fenomeni di abusivismo, di prevenzione e recupero di situazioni di disagio -con particolare riguardo ai giovani e alle fasce deboli- e, più in generale, di promozione della legalità e sicurezza urbana.
Tali finalità verranno perseguite mediante interventi integrati tra tutti i soggetti istituzionali, attraverso l’implementazione del sistema di video-sorveglianza, il potenziamento di organico del personale di Polizia locale, la riqualificazione urbana delle aree disagiate o abbandonate – anche destinando a fini sociali beni confiscati alla criminalità organizzata – il sostegno alle attività e al funzionamento dei Centri Antiviolenza, delle Case rifugio e del servizio Telefono Donna.
Inoltre, a garanzia della più ampia condivisione e sinergia nell’applicazione del Patto, potrà essere richiesta, ove necessario, la collaborazione di altri enti titolari di competenze specifiche di settore, come Asl, Agenzia delle entrate, vigili del fuoco, Arpa, Ufficio provinciale del lavoro.
Infine, il monitoraggio sulla concreta attuazione degli obiettivi è assicurato dall’istituzione, presso la Prefettura, di una Cabina di regia e di specifici tavoli di lavoro tematici, le cui conclusioni verranno rappresentate al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica per le determinazioni di competenza.
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“La presenza, oggi, del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, del sottosegretario Emanuele Prisco e del Capo della Polizia di Stato Vittorio Pisani – ha detto il sindaco Andrea Romizi – è la dimostrazione della capacità di ascolto e dell’attenzione, encomiabili e fattive, rivolte al nostro territorio. In sede di Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica – ha proseguito – abbiamo voluto rimarcare l’opportunità che ci viene riconosciuta con le risorse ottenute dal Pnrr e da altre linee di finanziamento di promuovere cambiamenti importanti in diverse zone della città. Dopo i cantieri a Fontivegge e Madonna Alta, si avviano quelli dei due progetti Pinqua a Ponte San Giovanni ed è iniziata una riflessione anche su San Sisto, dove, insieme alla Regione, si pianificano i prossimi interventi di Agenda Urbana. Non ultimo, abbiamo ricordato anche il finanziamento per l’asta del Tevere che consentirà di riqualificare anche quella zona”. Romizi ha ricordato che “in questi anni si è già passati da 80 a circa 400 telecamere” e ha ringraziato il Ministro “per il finanziamento triennale che ci consentirà di potenziare ulteriormente i sistemi di controllo del territorio con mezzi tecnologicamente avanzati”. Il sindaco ha anche menzionato le “oltre 50 assunzioni di agenti che sono andati a rafforzare gli organici della Polizia locale”. “Perugia prosegue con convinzione sulla strada tracciata nella convinzione che questo Patto sia uno strumento adeguato e idoneo”, ha concluso.