8 viaggiatori in sedia a rotelle e ipovedenti lungo i Cammini di Marche, Umbria e Lazio per promuovere inclusione, turismo lento e pellegrinaggio accessibile
(UNWEB) Perugia. Fanno tappa all'Ospedale di Perugia, mercoledì 22 maggio alle ore 12, i viaggiatori che stanno affrontando in sedia a rotelle, bicicletta o tandem un percorso da Ancona a Roma che ricalca il peregrinare di San Francesco e il suo messaggio di essenzialità.
L'iniziativa si chiama "Sui passi di Francesco, in cammino per l'accessibilità e la pace" ed è stata voluta in vista del Giubileo 2025, per richiamare l'attenzione sul pellegrinaggio inclusivo e accessibile. Un messaggio che è alla base di Free Wheels, organizzazione di volontariato che promuove questo cammino in partnership con l'associazione NoisyVision.
In questi giorni gli atleti, (6 con esigenze di mobilità e 2 ipovedenti) stanno attraversando 3 regioni – Marche, Umbria e Lazio – . L' arrivo, dopo 11 tappe, sarà a San Pietro dove incontreranno Papa Francesco all'udienza del mercoledì 29 maggio.
Sei di loro si muovono in sedia a rotelle, grazie a un propulsore elettrico (chiamato Klick) agganciato alla carrozzina, che consente di affrontare anche i terreni off-road; altri due sono ipovedenti e si danno il cambio a metà strada (uno percorre il tratto Ancona-Assisi e l'altro Assisi-Roma), scambiandosi il testimone a bordo di un tandem a guida assistita, che condivideranno con un ciclista; un altro ciclista partecipa all'avventura con il compito, quando necessario, di fare da apripista.
Lungo il percorso i viaggiatori visitano alcuni Centri di eccellenza sulle disabilità sensoriali e le Unità spinali di diverse città (Ancona, Perugia, Roma) per incontrare le persone con lesioni midollari e dare loro un messaggio di speranza: la vita non si ferma anche se le gambe non possono muoversi.
Per Azienda Ospedaliera di Perugia, l'arrivo degli atleti, è l'occasione per presentare, durante il convegno che si svolgerà nella mattina di mercoledì 22 maggio presso la sala Montalcini del CREO, la nuova riorganizzazione dell'Unità Spinale Unipolare e l'attivazione del presidio fisso A.V.I. Umbria - Agenzia per la Vita Indipendente presso la stessa struttura, formato da nuove figure di sostegno denominate "consulenti alla pari" per garantire ai pazienti un supporto aggiuntivo secondo principi di mutuo aiuto tra persone che hanno vissuto o vivono la stessa esperienza.
"Il "consulente alla pari" (peer counselor) è una persona con disabilità (o un familiare di questa) - spiega Andrea Tonucci, presidente di A.V.I. Umbria APS – appositamente formato che offre supporto concreto al paziente che si trova ad affrontare improvvisamente una nuova condizione di vita dopo un evento traumatico/patologico. Grazie ad un percorso formativo mirato e sulla base della propria esperienza personale aiuta la persona a trovare risposte e soluzioni concrete personalizzate per una nuova vita indipendente. Il nostro progetto denominato "Attivare capacità = generare opportunità per una vita indipendente" prevede, oltre ai presidi territoriali fisici dentro l'ospedale, anche spazi virtuali nei quali la persona con disabilità può trovare supporto in maniera innovativa".
"La nostra Associazione – continua Tonucci - dal 1998 è impegnata nel rappresentare e tutelare i diritti delle persone con disabilità ispirandosi al Movimento per la "Vita indipendente" che significa avere la concreta opportunità di prendere decisioni riguardanti la propria vita e la capacità di svolgere attività di propria scelta, con le sole limitazioni che possono avere chiunque. È importante non far coincidere il concetto di Vita Indipendente con «vita per conto proprio» o con il «fare da sé» le cose, ossia con il concetto di «autonomia»: l'autonomia, infatti, è solo un aspetto della Vita Indipendente. La Vita Indipendente – conclude - ha a che fare con l'«autodeterminazione»: è il diritto e l'opportunità di essere, di fare di diventare ma soprattutto è la libertà di sbagliare e di imparare dai propri errori, esattamente come tutti".
"Generare opportunità per una vita indipendente è il focus del nostro convegno – spiega il direttore generale dell'Azienda Ospedaliera di Perugia, Giuseppe De Filippis – un momento di promozione di azioni per migliorare l'assistenza alle persone con lesioni al midollo spinale, con particolare attenzione al diritto alla salute e ai diritti sociali. Siamo lieti di illustrare agli atleti viaggiatori la riorganizzazione e il rilancio dell'Unità Spinale Unipolare che stiamo portando avanti ormai da mesi. Abbiamo previsto – continua - non solo nuove attività clinico assistenziali con equipe allargata e multidisciplinare consolidando i posti letto presenti ma anche una serie di servizi socio-sanitari volti all'empowerment e alla abilitazione, come il "consulente alla pari" grazie all'apporto fondamentale delle Associazioni di pazienti, come AVI Umbria e Fondazione Serena Olivi, sulla base dell'accordo siglato lo scorso anno con FAIP – Federazione Associazioni Italiana Paratetraplegici".