Incontro Ferdinandi e lavoratrici Perugina 4(UNWEB)  Perugia. “Buon lavoro alla prima sindaca di Perugia dalle operaie della Perugina di ieri, di oggi e di domani”. È il messaggio che stamattina una delegazione di lavoratrici della più importante e storica fabbrica della città ha voluto consegnare a Vittoria Ferdinandi, prima donna nella storia di Perugia a ricoprire il massimo ruolo istituzionale.

Le operaie della Perugina, tra cui due delegate della Rsu e una ex lavoratrice oggi in pensione, hanno voluto donare alla sindaca tre oggetti fortemente simbolici: una ceramica di Deruta, che rappresenta l’arte del lavoro in Umbria, il libro “La Perugina è storia nostra”, che racconta i primi 100 anni della fabbrica attraverso la voce delle lavoratrici e dei lavoratori, e naturalmente i Baci, il frutto del lavoro di tante donne e tanti uomini che ha portato il nome di Perugia nel mondo.

“Abbiamo voluto esprimere alla sindaca il nostro orgoglio, come donne e come lavoratrici – ha spiegato Simona Marchesi, coordinatrice della Rsu Perugina – perché la sua elezione rappresenta un punto di arrivo di una lunga storia, fatta di lotte per l’emancipazione femminile e per la conquista di diritti e spazi politici. Le auguriamo di cuore buon lavoro e siamo sicure che, da donna, saprà guidare la nostra città verso un futuro di maggiore giustizia e uguaglianza”.

La sindaca, nell’esprimere il suo saluto e il suo ringraziamento alle lavoratrici, ha affermato che “il tema del lavoro deve tornare a essere centrale nelle agende politiche in quanto strumento capace di garantire dignità alle persone”. “Dobbiamo iniziare a ripensarlo – ha aggiunto – per offrire ai nostri giovani un futuro fatto di opportunità e realizzazione superando sfruttamento e precarietà”. “Penso che la grandezza della Perugina, che rappresenta un pezzo del nostro cuore – ha continuato Ferdinandi –, sia il frutto del lavoro sapiente, appassionato e generoso delle lavoratrici e dei lavoratori che hanno fatto parte della sua storia. Le aziende, infatti, diventano grandi grazie al cuore, alle menti e alle mani di chi quotidianamente le sostiene sulle proprie spalle. Proprio per questo in questi giorni sto incontrando i dipendenti comunali: anche grazie al confronto con loro spero di costruire migliori condizioni di lavoro e di realizzazione, presupposto fondamentale per una macchina comunale sempre più efficiente e vicina ai cittadini”.


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