(UNWEB) “In Commissione Giustizia del Senato è stato depositato un disegno di legge a firma dei senatori pentastellati Perilli e Maiorino che sancisce di fatto la morte della caccia”.
È quanto dichiara il consigliere regionale della Lega, Valerio Mancini, che annuncia la presentazione di una mozione, insieme al capogruppo della Lega, Stefano Pastorelli, e ai colleghi Paola Fioroni, Daniele Nicchi, Eugenio Rondini e Daniele Carissimi, che impegna la Giunta “ad attivarsi presso il Parlamento al fine di manifestare la più ferma opposizione all’abrogazione dell’articolo 842 del Codice Civile che stabilisce che un proprietario di un fondo non può impedire che vi si entri per l’esercizio dell’attività venatoria”. “La caccia – spiega Mancini - non è soltanto un’attività sportiva o una semplice tradizione, ma consente la tutela dell’ambiente, dell’agricoltura e della sicurezza dei cittadini. Con l’abrogazione dell’articolo 842 del Codice Civile, il proprietario di un fondo potrà sempre impedire l’accesso a terzi per l’esercizio della caccia. Questa limitazione è inaccettabile e insensata. Sin dal diritto romano è stata sancita la libertà per i cacciatori di praticare ovunque l’attività venatoria. La caccia ha un’utilità sociale, consente il controllo degli incendi boschivi e svolge un ruolo fondamentale per la salvaguardia della sicurezza pubblica e dei raccolti agricoli, fortemente compromessi dal proliferare di specie dannose, come i cinghiali. La Lega - conclude Mancini - non permetterà a questo Governo di cancellare la caccia: ringrazio tutti i nostri parlamentari che a ogni livello istituzionale stanno dando battaglia contro questo assurdo disegno di legge presentato dai 5 Stelle”.