(UNWEB) Un finale di anno al cardiopalma per l’equipe di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Foligno, alle prese con un intervento operatorio estremamente rischioso e da Guinness dei primati mondiale: dare alla luce il decimo figlio di una coppia di Ascoli Piceno con un quinto taglio cesareo.
Nell’aprile del 2019, Sara scopre di essere nuovamente in attesa, ha già nove figli, ed è chiamata a sostenere la sua decima gravidanza, messa a rischio dai precedenti quattro parti cesarei.
"Al primo controllo - racconta Sara - il dott. Arduini (ginecologo del reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Foligno) dopo averci rassicurato che tutto stava procedendo regolarmente, ci ha informato dei rischi a cui potevo andare incontro: era la mia decima gravidanza e i ripetuti cesarei a cui ero stata sottoposta mi esponevano al pericolo della “placenta previa” con un alto rischio di emorragie. Purtroppo nei successivi controlli quella che poteva essere una possibilità si è trasformata in realtà; avevo la placenta previa centrale che andava ad aggravare la mia condizione già ad alto rischio". Questi i presupposti critici dai quali si è successivamente mossa l’equipe del dott. Fabrizio Damiani, Direttore del Dipartimento Materno Infantile dell’USL Umbria 2.
"Stiamo raccontando un caso eccezionale, immagino unico in Italia e raro nel mondo” spiega il dott. Arduini. “Una paziente, Sara, alla sua 10° gravidanza e con nove figli, al suo quinto taglio cesareo ad altissimo rischio per una grave patologia della placenta. Il management della gravidanza richiedeva un particolare impegno. Sara e la sua bambina dovevano essere sottoposte periodicamente a controlli specifici ed accurati ma tutto era reso ancora più complicato dalla distanza”.
Il 28 dicembre Sara viene ricoverata nel reparto di ostetricia dell’ospedale di Foligno ed il 30 dicembre è tutto pronto per l’intervento chirurgico, condotto dal Dott. Fabrizio Damiani.
A commentare l’intervento è proprio Damiani: “La complessità chirurgica dell’intervento, l’alto rischio per la madre e per il bambino, l’eccezionalità dell’evento hanno richiesto una organizzazione articolata e multidisciplinare che, oltre a noi ginecologi, ha visto protagonisti i colleghi della radiologia interventistica, i medici anestesisti, pediatri, ostetriche ed il personale della sala operatoria”.
Nello specifico l’equipe è stata composta dai ginecologi dott. Damiani e dott. Arduini, dal dott. Maselli, radiologo interventista, dott. Carloni, anestesista, dott.ssa Castellani, pediatra, e dalle ostetriche Bazzucchi, Cruciani e Pambianchi”.
Come auspicabile, l’intervento è andato nel migliore dei modi senza particolari rischi per la paziente e con un decorso post operatorio regolare. Miriam è nata alle ore 9.15 del 30 dicembre ed è in ottima forma.