Assisi 56(UNWEB) Assisi. "Era uscita per cenare ma, una volta rientrata a casa, il marito l'aveva dapprima minacciata e poi percossa violentemente. Il giorno dopo, la vittima, si era recata all'ospedale di Assisi dove le erano state diagnosticate alcune lesioni.

Sentita dai poliziotti del Commissariato di Assisi, la donna aveva raccontato di essersi separata dal marito nel 2012, motivo per il quale il 42enne era ritornato in Marocco. In seguito alle sofferenze patite dal figlio della coppia – per la lontananza dal padre – l'uomo era poi tornato ad Assisi, riprendendo la convivenza con la donna ma non il rapporto sentimentale.

La separazione mai accettata dal 42enne e la morbosa gelosia lo avevano portato a minacciare e ad aggredire la moglie, ingenerando nella stessa uno stato di sofferenza e paura.

Considerato che la donna, per timore, aveva manifestato l'intenzione di non procedere nei confronti del marito, gli operatori della Divisione Anticrimine della Questura – Ufficio Minori e Vittime Vulnerabili - avevano avviato le procedure finalizzate all'adozione (ai sensi dell'art. 3 del Decreto-legge n.93 del 14 agosto 2013, convertito nella legge n. 119 del 15 ottobre 2013) dell'ammonimento nei confronti dell'autore delle violenze.

Al termine degli accertamenti, valutata la condotta ostile tenuta dal 42enne nei confronti della moglie, il Questore di Perugia ha emesso un provvedimento di ammonimento con il quale ha diffidato l'uomo dall'attuare azioni e/o comportamenti che possano pregiudicare l'incolumità fisica della moglie e continuare a ingenerare nella stessa una situazione di ansia e paura.

Il 42enne è stato poi invitato a intraprendere un percorso di riabilitazione e a rivolgersi a delle strutture specializzate presso il Servizio Sanitario Regionale." 

Così, in una nota, la Questura di Perugia. 


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