(ASI) A chiusura delle festività natalizie, vogliamo segnalare la consueta intelligenze e vocazione sia culturale che turistica della città di Orvieto. Ciò anche grazie alla manifestazione natalizia ospitata “Umbria Jazz Winter” che dal 28 dicembre al primo gennaio si è proposta nel centro storico di Orvieto.
Oltre al noto livello gastronomico e di accoglienza di una delle più belle città italiane infatti si è potuto apprezzare un alto livello di musica jazz ad impronta italiana. Dagli Stati Uniti è giunto Ryan Truesdell con un progetto su Gil Evans definito “ai limiti della filologia”, Paolo Fresu special guest. Ad Orvieto è stato presentato un nuovo lavoro sulle pagine originali dei dischi che Evans incise con Miles Davis, “Miles Ahead” del 1957 e “Porgy and Bess” del 1958). Secondo la critica specializzata “Paolo Fresu, il cui suono evoca Miles forse più di qualunque altro trombettista contemporaneo, è stato il valore aggiunto del progetto”. Hanno eseguito anche il nuovo trio di Christian McBride con Christian Sands al pianoforte e Jerome Jennings alla batteria, ed il quartetto (con due chitarristi, Jose Cardenas e Adam Rogers) di John Patitucci. Di rilievo il duo tutto contrabbasso McBride-Patitucci, improvvisato per l'occasione, mentre ormai stabile è l'altro duo Steve Wilson - Lewis Nash. Ospite abituale di UJ è stato poi Allan Harris, vocalista e chitarrista, lanciato da Umbria Jazz. Tutto italiano è stato il progetto con Paolo Fresu e Gaetano Curreri, voce e leader degli Stadio, dedicato al "jazz di Lucio Dalla e Fabrizio De Andre'". Con loro, anche Raffaele Casarano e Fabrizio Foschini. Il jazz autoctono incontra quindi le canzoni di due dei nostri più grandi cantautori, che del jazz restarono sempre innamorati; il suggestivo titolo: "Le rondini e la luna". Tra le altre figure Dado Moroni, Luigi Tessarollo, il trio di Giovanni Tommaso-Rita Marcotulli-Alessandro Paternesi. Sono risultati centrali i due momenti che da sempre caratterizzano il festival: la Messa di Capodanno nel Duomo (Dexter Walker & Zion Movement) e la notte che saluta l'arrivo del 2017.
Redazione Agenzia Stampa Italia
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