Accanto alla mostra mercato importanti momenti di riflessione e incontri tra buyer economici
In programma fino a domenica 25 febbraio e poi dal 2 al 4 e dal 9 all’11 marzo
(UMWEB) – Perugia,– Un grande entusiasmo ha accompagnato l’inaugurazione della 55esima edizione di Nero Norcia. Venerdì 23 febbraio a Porta romana il taglio del nastro che ha segnato l’apertura della mostra mercato nazionale con suoi oltre 100 stand enogastronomici allestiti allo stadio comunale Europa, in cui il tartufo, protagonista indiscusso della manifestazione, è accompagnato da prodotti di eccellenza locali e di altre regioni italiane. In tanti a Norcia per l’apertura dell’evento e tra questi, insieme a Nicola Alemanno e Giuliano Boccanera, sindaco e assessore allo sviluppo economico del Comune di Norcia, la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, e il sindaco di Alba Maurizio Marello. “Un’edizione straordinaria per noi – ha dichiarato il sindaco –, dedicata a uno dei nostri gioielli. Il tartufo continua ad aver bisogno di essere tutelato e valorizzato, fa parte del nostro paniere e della nostra storia da secoli”. “Celebriamo il tartufo – ha commentato l’assessore Boccanera – ed è un momento straordinario per la nostra comunità e le nostre aziende perchè si affacciano a tantissimi turisti che speriamo ci verranno a trovare nei prossimi giorni”.
A precedere il momento istituzionale, importanti occasioni di riflessione e opportunità economiche organizzate nell’ambito del programma di approfondimento che accompagna i tre weekend e sviluppa per ognuno un tema specifico: diamante nero, quindi il tartufo come eccellenza del territorio, filiera dell’agroalimentare nel rapporto con l’innovazione, economia della ricostruzione 4.0.
La giornata si è aperta con un seminario organizzato dal Ministero dello sviluppo economico e dell’Agenzia Ice, insieme a un incoming di operatori esteri, sul tema delle opportunità all’estero per le piccole e medie imprese. Uno spazio tematico, esempio concreto di evento organizzato sulla base del fabbisogno del territorio dove è presente uno sportello della direzione generale per le attività territoriali del Mise. L’iniziativa ha permesso un momento di incontro tra realtà locali e buyer provenienti da Germania, Francia, Inghilterra, Romania e Kosovo e ha visto al tavolo Paolo D’Alesio, dirigente del Mise, Fortunato Celi Zullo del marketing dell’Ice, Mauro Marini di Sviluppumbria, Enzo Faloci, direttore Umbria Export, il sindaco Alemanno, Flavia Conti dell’Ordine dei commercialisti di Perugia, Fabio Paparelli e Luigi Rossetti, il primo vicepresidente il secondo direttore delle attività produttive della Regione Umbria.
“Questa mattina – ha dichiarato Alemanno – abbiamo offerto un’importante contributo alle nostre aziende e all’indispensabile processo di internazionalizzazione. Presenti tutti gli attori che sono necessari per dare il giusto supporto al nostro sistema che deve decollare verso Paesi in grado di apprezzare il tartufo per la sua qualità”.
A seguire il workshop dell’Associazione nazionale Città del Tartufo che ha permesso di sottolineare il valore culturale del tartufo come elemento identitario che lega le comunità e i territori in cui si trova, da Nord a Sud Italia, di cui Norcia è una importante espressione. Un patrimonio di conoscenze, saperi e pratiche tradizionali legati al pregiato fungo che l’associazione, di cui Norcia è tra i soci fondatori, ha inteso preservare con attività di archiviazione, certificazione e catalogazione per avviare un procedimento all’Unesco al fine del riconoscimento della ‘Cerca e cavatura del tartufo in Italia’ come patrimonio immateriale dell’umanità. La candidatura, accompagnata dal Mibact, è ora alla sede centrale dell’Unesco a Parigi. All’incontro hanno partecipato Michele Boscagli e Antonella Brancadoro, presidente e direttore dell’Anct, l’assessore Boccanera e Domenico Manna, esperto studioso della storia del tartufo.
Nella giornata anche uno show cooking dell’Università dei sapori di Perugia dedicato al piatto ‘Mostarda e tartufo per l’estasi del goloso’, rivisitazione in chiave moderna di un’idea di Gioacchino Rossini, con l’utilizzo dei prodotti della Valnerina a cura dell’archeochef Marino Marini e dello storico Paolo Braconi.
Il programma del weekend prosegue sabato 24 alle 15.30, con una delegazione del Gruppo europeo tartufo per parlare de ‘Le potenzialità della tartuficoltura in Europa e strategie di miglioramento’, mentre domenica alle 10 il Gal Valle umbra e Sibillini propone un incontro sulla rete sentieristica della Valnerina come volàno di sviluppo.
“Nero Norcia – ha commentato Marini – quest’anno ha un significato ancora più grande dopo l’edizione 2017 che ha risentito dell’impatto diretto del sisma e quindi di una realizzazione fuori dal centro storico. Vedere corso Sertorio e gran parte del centro storico con le attività riaperte e con la presenza degli stand assume un valore profondo che va oltre l’appuntamento tradizionale del tartufo”.