(UMWEB) Giunge al suo ottavo anno di attività il «Progetto di Studio prof. Giuseppe Maria Nardelli».
Sorto nel settembre 2010, con il molteplice scopo di divulgare, valorizzare e sviluppare l’opera scientifica e giornalistica dello studioso umbro oltre che di perpetrarne la memoria, il Progetto si articola in cinque sezioni funzionali alla sua implementazione e diffusione (fase di disseminazione). Schedatura e ordinamento dell’archivio privato ne sono il fulcro. Arrivato all’80% del completamento della schedatura, con oltre 70 cospicue buste, l’archivio deve la sua riorganizzazione all’impegno profuso dalla prof.ssa eugubina Patrizia Biscarini, sotto la fruttuosa supervisione curata nel tempo dalla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dell' Umbria e delle Marche. Un non frequente ed originale corpo archivistico privato caratterizzato da argomenti locali e nazionali di storia della scienza e del territorio, che sarà a breve disponibile per essere studiato e sviluppato. Il collaborativo e disteso Rapporto con le Istituzioni ha permesso nell’arco degli anni che il progetto ottenesse il patrocinio del Comune di Gubbio, della Provincia di Perugia, della Associazione Nazionale Caduceo – ex allievi ONAOSI, dell’Ordine dei Giornalisti di Perugia e del Rotary Club Gubbio. La sua disseminazione scientifica è negli anni avvenuta grazie alla disponibilità della Deputazione di storia patria per l’Umbria e di Scienza e Tecnica, organo di stampa della Società Italiana per il Progresso delle Scienze con sede a Roma. Nel biennio 2016 e 2017 la consultazione di archivio privato e pubblicazioni dello studioso quali fonti scientifiche è avvenuto con differenti scopi per esempio da Alvaro Standardi, già professore di Colture arboree presso l’Università degli Studi di Perugia, dalla dr.ssa G. Moormann afferente all’Università di Warwick, dalla prof.ssa Patrizia Castelli dell’Università degli Studi di Ferrara, dal dr. Alberto Luongo afferente all’Università degli Studi di Pisa. Prosegue pertanto la Raccolta continua di materiali frutto della rassegna stampa, citazioni postume e tributi alla memoria di cui un esempio sono le due pubblicazioni apparse in Atti e Memorie, rivista della Accademia Italiana di Storia della Farmacia. Per le Attività filantropiche di perpetrazione della memoria è stata riconfermata la volontà di procedere ad un imminente Premio. Esistono poi presupposti di rilievo per la valorizzazione di una ampia area verde pubblica, che sarà dedicata alla memoria del prof. Giuseppe Maria Nardelli presso una importante località umbra.
Gubbio, 28 marzo 2018
Giuseppe Marino Nardelli
Resoconto biennale anni 2016 e 2017 sulle attività del
«Progetto di Studio prof. Giuseppe Maria Nardelli»
Relativamente al «Progetto di Studio prof. Giuseppe Maria Nardelli»,dal mese di gennaio 2016 al dicembre 2017, i curatori hanno proceduto, come programmato, alla divulgazione e valorizzazione dell’intero operato dello studioso umbro. Giunge così al suo ottavo anno di attività il «Progetto di Studio prof. Giuseppe Maria Nardelli». Sorto nel settembre 2010, con il molteplice scopo di divulgare, valorizzare e sviluppare l’opera scientifica e giornalistica dello studioso umbro oltre che di perpetrarne la memoria, il Progetto si articola in cinque sezioni funzionali alla sua implementazione e disseminazione.
La attività fondamentale del progetto di studio è dedicata alla Schedatura e ordinamento dell’archivio privato che ne costituisce il fulcro. Grazie alla instancabile e altruistica opera della prof.ssa Patrizia Biscarini di Gubbio, questo segmento del progetto ha ricevuto una straordinaria spinta in avanti negli ultimi due anni. È dall’archivio privato di storia della scienza, infatti, che emergono molti dei materiali che rendono possibile la valorizzazione e il ricordo vivo dello studioso stesso. Il lavoro prosegue sempre sotto il fruttuoso controllo operato dalla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dell' Umbria e delle Marche. È infatti del marzo 2017 l’incontro di pianificazione e verifica del lavoro di schedatura tenutosi tra gli eredi e la curatrice dell’archivio privato con l’allora Soprintendente dott. Mario Squadroni e sua collaboratrice dott.ssa Fabrizia Trevisan. In quella occasione è stata confermata, così come in passato, piena soddisfazione al lavoro in corso ed è stato fornito un indispensabile contributo tecnico da parte di questo Ente governativo. Attualmente il lavoro di schedatura è giunto a circa l’80% di completamento, con l’organizzazione di oltre 70 buste archivistiche.
Nell’ambito dei Rapporti con le Istituzioni, a seguito dell’incontro con il sindaco della città di Gubbio prof. Filippo Mario Stirati, con data 10 febbraio 2015, il “Progetto di studio” ha ricevuto la conferma del patrocinio del Comune di Gubbio che era in essere dal 2010. È poi del 12 maggio 2015, a firma del Presidente Nando Mismetti, l’ottenimento del Patrocinio e uso del marchio, da parte della Provincia di Perugia. Sempre dal 2015 il «Progetto di studio» gode del patrocinio dell’Associazione Nazionale Caduceo - ex allievi dell’ONAOSI confermato con una splendida lettera a cura del presidente di questa associazione datata 9 gennaio 2017 e di quello del Rotary Club Gubbio che a suo tempo organizzò un convegno in ricordo dello studioso eugubino già presidente di questo Club e medaglia “Paul Harris”. In vigore fin dagli esordi del progetto è il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti di Perugia, ottenuto grazie all’interessamento del compianto giornalista e allora Presiedente dell’Ordine, dott. Dante Ciliani.
La Raccolta continua di materiali frutto della rassegna stampa, citazioni postume e tributi alla memoria è proseguita come prefissato. Attualmente ha raggiunto un corpo cospicuo disponibile su richiesta. Per il biennio in oggetto segnaliamo, tra le più significative citazioni, quelle riferite dalla professoressa Patrizia Castelli dell’Università degli Studi di Ferrara nel corso della conferenza: Alessandro Sperelli vescovo di Gubbio e la sua biblioteca: sapienza, giustizia, virtù e carità, tenuta il 19/11/2016 per il festeggiamento del 350° dell’anniversario della nascita della Biblioteca Sperelliana, dove il prof. Giuseppe Maria Nardelli è stato ricordato con parole di stima, citando il lavoro dello stesso a suo tempo dedicato ai testi scientifici della Biblioteca Sperelliana. Vogliamo poi ricordare la citazione di Alberto Luongo, afferente all’Università degli Studi di Pisa, in: Gubbio nel Trecento. Il comune popolare e la mutazione signorile, Roma, Viella, 2016 (Illustrazioni Fig. 3 e p. 673). Nell’aprile 2016, è stata inviata a cura degli eredi una comunicazione scientifica presso il convegno annuale dell’Accademia Italiana di Storia della Farmacia dal titolo Giuseppe Maria Nardelli, uno storico della farmacia applicato alla storia dell’alimentazione: “Alla tavola del monaco” e “Biodiversità Risorse Cultura”, pubblicata poi negli Atti congressuali “Atti e Memorie. Rivista di Storia della Farmacia”, pubblicazione quadrimestrale dell’Accademia Italiana di Storia della Farmacia (anno XXIII, n. 1, aprile 2016, pp. 32-39).
Quanto all’utilizzo delle Fonti dell’archivio privato e pubblicazioni dello scomparso da parte di altri ricercatori, per il 2016 è doveroso rammentare che è proseguita la consultazione dei documenti dell’archivio da parte di Alvaro Standardi, già professore di Colture arboree presso l’Università degli Studi di Perugia. È infatti del 2015 (prot. Cl 28.34.04/5, 14/05/2015) l’avvio della lettura di varie carte per scopi scientifici e applicativi a seguito di cui il prof. Standardi ha valutato come una fonte fondamentale e “unica” per la conoscenza storica e la salvaguardia del verde urbano di Gubbio il lavoro svolto nel corso di molti anni dal Nardelli. Ulteriormente, dall’autunno 2015 alla primavera del 2016, presso l’ex refettorio della Biblioteca Comunale Sperelliana di Gubbio è stato organizzato un ciclo di conferenze dal titolo: Dalla tavola dei monaci alla tavola di oggi. Sessanta minuti di curiosità storiche su…, tenute da Patrizia Biscarini e Fabrizio Cece, in cui sono state utilizzate ed esposte varie parti di testi del Nardelli soprattutto relativi ad alimentazione conventuale, piante officinali, storia della farmacia e biodiversità. Con soddisfazione nel 2017 sono stati tenuti contatti con la dott.ssa G. Moormann afferente all’Università di Warwick a cui, su espressa richiesta, è stato inviato il testo di Giuseppe Maria Nardelli: La pianta di Gubbio di Ignazio Cassetta stampata da Joannis Blaeu e Pierre Mortier. Rappresentazione e simbolismi, edito dal Rotary Club Gubbio nel 2001. Il 28 ottobre 2017 nella storica cornice di Palazzo Benveduti, presso la locale sede della Società Generale Operaia di Mutuo Soccorso, alla presenza del sindaco di Gubbio prof. Filippo Mario Stirati si è tenuta infine la conferenza di G. Marino Nardelli dal titolo Angelico Fabbri chimico e farmacista - le opere scientifiche, in cui sono stati presentati gli sviluppi del Progetto di studio e valorizzati numerosi documenti inediti provenienti dall’archivio privato.
Per le Attività filantropiche di perpetrazione della memoria è stata riconfermata da parte degli eredi la volontà di procedere quanto prima all’istituzione del Premio alla memoria, con l’Ordine dei Giornalisti di Perugia. Esistono infine presupposti di rilievo per la valorizzazione di una ampia area verde pubblica che sarà dedicata in ricordo del prof. Giuseppe Maria Nardelli in una importante località umbra.
Foto presa dal http://www.rotarygubbio.it/