02060356(UMWEB) Perugia. E’ stato presentato questa mattina, nel corso di una conferenza stampa tenutasi presso il Museo del Perugia Calcio a Pian di Massiano il progetto “Grifo School days”, nato da un’idea di Jacopo Caucci von Saucken e Gian Luca Laurenzi.


L’obiettivo del progetto è far riscoprire ai giovani perugini la storia centenaria del Perugia Calcio, e, attraverso di essa, l’entusiasmo e il senso di comunità che passa anche dallo sport.
In questa prima fase del progetto saranno coinvolte cinque scuole con il seguente programma: martedì 12 febbraio classe V della primaria di Santa Lucia; martedì 5 marzo classe V della primaria di Borgo XX Giugno; mercoledì 20 marzo classe V della primaria di Piccione/Fratticiola Selvatica; martedì 9 aprile classe V della primaria di Elce; martedì 7 maggio classe V della primaria di Ponte San Giovanni.
Nelle date sopra indicate le classi saranno accompagnate in una visita guidata dello Stadio “Renato Curi” (campo, spogliatoi, sala stampa, ecc.) ed al Museo del Grifo con racconto della Storia del Perugia, incontro con i protagonisti di oggi e di ieri, e proiezione di un breve filmato. L’11 maggio tutte le classi coinvolte assisteranno all’incontro di serie B Perugia-Cremonese.
Aprendo l’incontro di oggi la consigliera delegata dal sindaco per lo sport Clara Pastorelli ha parlato di un progetto cui l’Amministrazione tiene molto perché parla di bambini, di identità e di Perugia Calcio. Si tratta di un’iniziativa molto significativa perché nasce dall’idea di due semplici cittadini, padri, amanti della loro città ed appassionati della squadra di calcio biancorossa. Per questo – ha continuato –l’Amministrazione ha apprezzato da subito il progetto cercando di contribuire alla sua realizzazione; ciò ha consentito di intercettare un grande entusiasmo nelle scuole che sono state scelte in maniera tale da coprire, per quanto possibile, tutto il territorio comunale.
A spiegare le origini del progetto è stato il prof. Jacopo Caucci von Saucken che ha parlato di un’idea nata dal desiderio di inculcare nei bambini il sentimento di appartenenza e di identità verso la città e la squadra perché è doveroso che i giovani di Perugia sostengano la formazione della loro città.
L’auspicio è che i ragazzi che visiteranno lo stadio ed il museo possano, tornando a casa, chiedere alle famiglie di tornare a frequentare la struttura di pian di Massiano per assistere alle partire, e, magari, chiedere in regalo per il loro compleanno una maglia col grifo stampato sul petto.
L’assessore Dramane Wagué ha riconosciuto di essere stato, in questa esperienza, contagiato dall’entusiasmo straripante dei due ideatori. Nel contempo ha voluto ringraziare il Perugia Calcio per la collaborazione mostrata in questa occasione, ma in tutti i cinque anni di legislatura perché ciò ha consentito di sviluppare iniziative di carattere sociale di ampio respiro. “Sappiamo che il calcio non solo è un gioco bellissimo, ma è anche cultura sociale, solidarietà e rispetto per gli altri, valori che vogliamo contribuire ad insegnare ai ragazzi con questa ed altre iniziative che verranno”.
A fare gli onori di casa è stato il presidente del Perugia calcio Massimiliano Santopadre che, in apertura, ha sottolineato come sia proprio questo tipo di iniziative a renderlo orgoglioso. Il Presidente ha voluto poi lanciare un appello a cuore aperto a genitori e nonni, affinché insegnino ai loro bambini l’amore per il Perugia che è la squadra della città. A parere di Santopadre, infatti, amare il Perugia significa creare appartenenza, difendere un modo di essere, di agire, portare avanti una tradizione culturale.
Dunque il numero uno biancorosso ha invitato a non fermarsi all’iniziativa presentata oggi, bensì a lavorare per ampliarla ulteriormente, valorizzandola, dando disponibilità totale per portare il messaggio del Perugia calcio dentro le scuole.
“L’importante, in ogni caso, è amare questi colori nel modo che ciascuno ritiene più opportuno; questo è il motivo per cui è nato il museo del Perugia ed è questo il motivo per il quale lo stadio è sempre aperto alla città perché è la casa dei perugini”.
A chiudere l’incontro con la stampa è stato il sindaco Andrea Romizi che, nel ringraziare A.C. Perugia ed ideatori del progetto, ha sottolineato quanto sia importante prestare una doverosa attenzione verso i più giovani, perché ci sia quell’attaccamento sia alla squadra di calcio che all’intera città costituendo un senso di appartenenza sempre più forte.
Il sindaco ha chiarito che questo stretto rapporto tra bambini, squadra e città va sempre più coltivato coinvolgendo i giovani nei progetti, ma partendo soprattutto dalle famiglie.
“Sappiamo che già adesso, pur non essendo ancora partito ufficialmente il progetto, c’è grande interesse intorno ad esso da parte delle scuole e degli alunni; per questo crediamo che sia solo l’inizio di un percorso che potrà ulteriormente consolidarsi e rafforzarsi.
Il nostro obiettivo finale è suscitare il senso di appartenenza, il valore del territorio in cui si vive, ma anche coltivare il rispetto nei confronti di tutti coloro che hanno fatto con le loro gesta ed i sacrifici sportivi la storia del Perugia calcio e della città. Esattamente ciò che rappresenta il museo”.


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