20191029 114200Perugia si colora di ‘rosa’, cammina e punta sulla cultura del benessere
(UNWEB) - Perugia, Insieme, in cammino, per la salute.


A Perugia una grande squadra del ‘Piedibus del Ben Essere Speciale’ è entrata in azione per la prevenzione dei tumori della sfera femminile.
Lungo le vie della città, fino al centro storico, tante persone hanno partecipato alla seconda edizione della ‘Camminata in rosa’, organizzata dal Dipartimento di prevenzione della Usl Umbria 1, in collaborazione con il Cesvol Umbria, il Comune di Perugia, Rete del Sollievo, Minimetrò, Bus Italia, Avis, Fondazione Umberto Veronesi, Un’idea per la vita, Aronc, Avanti tutta onlus e numerosi volontari.
Per favorire la partecipazione delle varie linee periferiche del Piedibus, il Minimetrò in questa occasione ha offerto il passaggio gratuito per il centro storico ai partecipanti.
“Speriamo che la cultura del benessere si diffonda sempre di più – ha detto Erminia Battista, Coordinatrice rete promozione salute Usl Umbria 1 -. Questa iniziativa speciale, che ha visto riunite quasi tutte le linee del Piedibus in un lungo serpentone, con circa duecento persone, è stata pensata per accendere l’attenzione sui corretti stili di vita, ma soprattutto per sensibilizzare la comunità sul tema della prevenzione e sviluppare la consapevolezza dell’importanza degli screening per la diagnosi precoce. L’adesione allo screening consente di salvare molte vite diagnosticando precocemente alcuni tumori, in particolare il tumore al seno e alla cervice uterina, permettendo di intervenire tempestivamente con le cure più appropriate, facilitando la guarigione e riducendo la mortalità”.
Durante il percorso non sono mancate testimonianze e soste laboratoriali a cura di esperti, che hanno sottolineato, a loro volta, l’importanza di aderire agli screening, fare attività fisica, possibilmente in gruppo e all'aria aperta, e stare in relazione con gli altri.
In perfetta linea con il tema della serata anche la Fontana Maggiore è stata illuminata di rosa.
Significativa la testimonianza portata dalle ‘Pink ambassador’ del progetto ‘Pink is good’, della Fondazione Umberto Veronesi. Il progetto è rivolto alle donne colpite da tumori femminili, testimonial attraverso la corsa dell’importanza della prevenzione, della ricerca scientifica e dei corretti stili di vita nella lotta al tumore. L’esperienza quest’anno è arrivata anche in Umbria e sono aperte le iscrizioni per il 2020. Le interessate saranno allenate da coach professionisti Fidal con l’obiettivo di percorrere una mezza maratona.
Alla camminata hanno preso parte le linee dei PiediBus: Monteluce, Madonna Alta, San Marco, Castel del Piano, Moiano, Ponte San Giovanni, Magione, Santa Lucia, Città della Pieve, Villa Pitignano, Bastiola e Santa Maria degli Angeli.

Per saperne di più, alcuni dati:

Stile di vita – sedentarietà
Lo stile di vita sedentario si associa spesso ad altre condizioni di rischio (tumori, malattie
cardiovascolari, depressione, eccesso ponderale). Questo comportamento risulta migliore nella USL Umbria1, rispetto alla media regionale e nazionale. Infatti, dal sistema di sorveglianza di
popolazione PASSI, tra i 18-69enni residenti nel territorio dell’Azienda USL Umbria 1, risulta essere sedentario il 18%, valore significativamente più basso rispetto al 22% dell’Umbria e al 34% dell’Italia.

Screening mammografico:
In Umbria la copertura dello screening mammografico raggiunge valori migliori rispetto alla media italiana. Il 67% della popolazione target femminile fa prevenzione nell’ambito di screening organizzati dalle ASL che hanno esteso la fascia di età fino a 74 anni. Grazie alla diagnosi precoce e al miglioramento delle cure, 86 donne su 100, che hanno avuto una diagnosi di tumore alla mammella, sono vive dopo cinque anni e molte di loro non si ammaleranno più di tumore al seno.
Una quota non trascurabile di 50-69enni non si è mai sottoposta ad una mammografia a scopo
preventivo o lo ha fatto in modo non ottimale: 6 donne su 100 non hanno mai fatto una
mammografia e altre 14 su 100 riferiscono di averla effettuata da oltre due anni.
La motivazione più frequentemente addottata per la mancata esecuzione dello screening è l’idea di non averne bisogno (25%).
Nell’Azienda USL Umbria 1 è attivo un programma di screening mammografico: tutte le donne in fascia di età di screening sono invitate ogni due anni a sottoporsi ad una mammografia nel Centro Senologico più vicino al loro Comune di residenza, per effettuare gratuitamente l’esame
(http://www.uslumbria1.gov.it/pagine/screening-mammografico).

Screening del tumore della cervice uterina:
L’Umbria si conferma una delle regioni più virtuose per la copertura dello screening cervicale, con un dato migliore rispetto al valore medio nazionale. Nella regione oltre 8 donne su 10, tra i 25 e i 64 anni, si sottopongono a scopo preventivo allo screening del tumore della cervice uterina all’interno di programmi organizzati o per iniziativa personale. La USL Umbria 1 mostra valori significativamente maggiori rispetto alla USL Umbria 2. Il 7% delle donne riferisce di non essersi mai sottoposta allo screening e l’8% di averlo fatto da più tempo del periodo raccomandato.
La motivazione più frequentemente addotta per la mancata esecuzione è l’idea di non averne
bisogno (28%).
Tutte le donne residenti nel territorio della Azienda USL Umbria 1, di età compresa tra i 25 ed i 64 anni, ricevono la lettera d’invito a recarsi presso il più vicino consultorio per effettuare gratuitamente il test di screening per la prevenzione del tumore del collo dell’utero (ogni 3 anni alle donne di età compresa tra i 25 e i 29 anni (Pap-test), ogni 5 anni alle donne di età compresa tra i 30 e i 64 anni (HPV primario). Per informazioni consultare il seguente indirizzo internet http://www.uslumbria1.gov.it/pagine/screening-collo-dell’utero).


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