anna maria hefele(UNWEB) Gubbio. Si è inaugurato giovedì 7 novembre il 5° anno del festival Umbria in Voce, “festa della voce” dedicata per il 2019 alla figura e all’arte di Demetrio Stratos, di cui quest’anno ricorre il quarantennale dalla scomparsa.

La manifestazione, che come location principale ha una delle biblioteche più antiche d’Italia, la Biblioteca Sperelliana di Gubbio, presenta un cartellone artistico di altissimo livello, grazie alla presenza di artisti internazionali e molteplici eventi aperti a tutti, tra cui concerti, conferenze, seminari, laboratori e presentazioni per celebrare la vocalità ma anche il senso dell’incontro e della pace, proponendosi come propulsore sociale, attivatore di relazioni, creatore di benessere immateriale.

Unico nel suo genere, il festival è organizzato dall'Associazione Archè con il sostegno del Comune di Gubbio e in collaborazione con un gruppo di cittadini volontari. Ideato dalla cantautrice e performer Claudia Fofi che ne cura la direzione artistica, ha ospitato negli anni grandi artisti della voce e della parola come John De Leo, Franco Arminio, Albert Hera, Mauro Tiberi, Fratelli Mancuso e Marta Raviglia.

Il programma di venerdì 8 novembre.
La giornata si apre alle 11.45 all’IIS “Cassata Gattapone” di Gubbio con il Laboratorio “Body Meets Voice”: body music e musica circolare a cura di Stefano Baroni.

Alle 17.30 presso la Biblioteca Sperelliana, la conferenza “Riflessioni intorno alla ricerca vocale con un omaggio a Demetrio Stratos a quarant'anni dalla scomparsa”, a cui interverranno Giancarlo Palombini (etnomusicologo dell’Università di Perugia), il pedagogista Raniero Regni, il Direttore artistico del festival Claudia Fofi, il giornalista Enrico Tribbioli, Moreno Barboni (Docente di Teoria e Metodo dei Mass Media all’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia) e il regista e documentarista Giuseppe Sterparelli.
Alle 21 il concerto con presentazione del libro “Roberto Nicolosi. Un grande maestro del jazz”, frutto di una ricerca del musicista Paolo Ceccarelli, con la partecipazione della cantante Sara Jane Ceccarelli, del trombonista Andrea Angeloni e del giornalista e critico musicale Alfredo Gasponi.
A seguire, l’evento curato dal Collettivo Bauxite “Di voce in voce – Un palco dove poter mettere la voce”: un invito a esprimersi attraverso poesia, canto, scrittura, declamazione, arte oratoria, sperimentazione vocale, coro.

La giornata di sabato 8 novembre sarà densa di appuntamenti per un ampio pubblico: si parte dlla mattina alle 9.30 con il Laboratorio di improvvisazione vocale tenuto da Anna Maria Civico “Cantare la Voce”. Alle 11.45 il laboratorio “Propriocezione vocale e respiratoria in chiave logopedica olistica con Roberta Mazzocchi.
Alle 13.30 uno degli eventi più attesi del festival: il seminario “Overtune singing e canto difonico”, del vietnamita Tran Quang Hai, il più grande esperto e maestro al mondo del canto difonico, tecnica vocale di origine sciamanica diffusa in Mongolia, in Siberia e in Sudafrica che ha introdotto nella musica contemporanea ricevendo molti riconoscimenti internazionali. Raffinato interprete delle tradizioni musicali dell’Estremo Oriente, è stato maestro – tra gli altri - di Demetrio Stratos, e dal 1968 fa parte del gruppo di ricerca del CNRS, dipartimento di musicologia presso il Musée de l’Homme di Parigi.
Alle 16 UMBRIA IN VOCE KIDS: “Ping Pong di letture selvagge” per bambini e adolescenti a cura dell’Associazione “Settimana del libro”, a ingresso gratuito così come il successivo laboratorio di Mindfulness e voce “Centrarsi, sentirsi” con Federico Giubilei.
Altro evento clou del festival è il concerto “Longing” per arpa e voce del fenomeno musicale Anna Maria Hefele, alle 21 sempre nella Biblioteca Sperelliana. La cantante, polistrumentista e compositrice tedesca, protagonista del video virale “Polyphonic Overtone Singing”, si muove tra diverse tecniche – dalla musica classica al canto armonico – accompagnandosi con strumenti inusuali come l'arpa e la fascinosa e ipnotica nyckelharpa svedese. Un live in un “solo” che pochi cantanti al mondo possono affrontare con disinvoltura e vera bravura, un viaggio dal folklore scandinavo e italiano del XVI secolo a Brian Eno, passando per composizioni originali.

Anche la giornata conclusiva della V edizione del festival si presenta ricca di appuntamenti: alle 10 presso la Biblioteca Sperelliana il Laboratorio “Liturgia” con Domenico Castaldo del Laboratorio Permanente di ricerca sull’Arte dell’attore di Torino. Alle 14 “Il battito e il respiro”: Laboratorio di canti siciliani a cura di Francesco Salvadore. Alle 16.30 “Comunicati”: un incontro di voci, a ingresso libero, tra italiani e stranieri dei centri di accoglienza di Gubbio e Perugia, condotto da Claudia Fofi. Proprio in questa occasione verrà presentato in prima assoluta il videoclip “La valigia dello straniero” che vede protagonisti, oltre Claudia Fofi e i suoi musicisti, il gruppo di richiedenti asilo e i luoghi della città di Gubbio che ospita negli anni lo sviluppo di questa importante manifestazione.

Il festival si concluderà alle 18.30 con la bellezza della poesia di Franco Arminio, inventore della Paesologia - amatissimo nel web e non solo - in un reading accompagnato dai figli Livio e Manfredi Arminio.


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