(UNWEB) Perugia. Grande successo per il raduno di moto d’epoca “Circuiti di Perugia e del Trasimeno”, organizzato dal C.A.M.E.P, una superclassica manifestazione perugina all’insegna dello sport, della tradizione e della cultura.
Presenti all’evento l’Assessore alla Sicurezza Luca Merli e l’Assessore all’Urbanistica Margherita Scoccia che hanno dato il via, insieme al Presidente del Camep Perugia, Ugo Amodeo, al raduno che ha visto la presenza di piu di 65 moto storiche certificate ASI.
Il Circuito del Trasimeno che nacque nel 1909 con partenza ed arrivo a Castiglion del Lago, nel 1922 si unì ad uno nuovo raduno, il Circuito di Perugia, con partenza ed arrivo a Pian di Massiano.
Nel 2010, il CAMEP ha voluto e saputo riprenderli insieme unificando i due percorsi e facendo crescere negli anni l’evento e la partecipazione dei motociclisti da tutta Italia.
La prima edizione prevedeva un percorso di 56 km da ripetersi per quell’anno solo una volta, costituendo il periplo intero del Trasimeno partendo da Castiglion del lago, toccando poi Borghetto, Passignano, Magione, Panicarola. La cilindrata massima ammessa era di 290 cc mentre
non vi erano limitazioni per l’anno di costruzione del mezzo né per il peso ma era “...vietata la soncinatura del motore...” La tassa d’iscrizione era piuttosto a buon mercato (L.5) ma guai a fare i furbi: in caso di non corrispondenza dei dati tecnici in caso di verifica la multa comminata era di
L.50; stessa cifra in caso di perdita del numero di gara o di punzonatura del motore. Per il tempo massimo si era su quote di sicurezza: due ore, ma non si conosce il tempo effettivo impiegato dalla Motosacoche di Tito Sebasiani primo vincitore.
Le curiosità continuano con i premi che andavano dalla “grande medaglia d’oro dono di S.M. La Regina Madre” ad un “....artistico orologio in bronzo dono del Marchese Giacinto Guglielmi fino ad arrivare a “...revolver tascabile dono della S. di M.S.Castiglion del Lago”
A questa gara del 1909 seguirono le edizioni del ’10, ’11, ’13 vinte rispettivamente da Diego Pellegrino su S.I.A.M.T, Fernando Luschi sempre su S.I.A.M.T, e Damiano Rogai su ROVER.
Poi la grande guerra cancellò ogni velleità sportiva e finalmente, nel ’22, una nuova edizione del circuito. Non molti i cambiamenti per quest’edizione che risulterà poi l’ultima dei “tempi eroici” del motociclismo nostrale: il percorso risulta invariato ma viene portato a quattro il numero dei giri
così da arrivare alla rispettabile soglia dei 225 km, il tempo massimo viene fissato in 1 ora in piu’ del tempo effettuato dal vincitore (che risulterà essere Costante Belardinelli su SUMBEAM);le cilindrate ammesse crescono e si passa dai 290 cc delle prime edizioni agli attuali 500 e 1000 cc
con relative coppe “Challenge Amadori” per la cilindrata inferiore e la “Challenge Luigi Cesarini” per la categoria maggiore.
In questa nuova edizione dopo due anni di stop causa pandemia, il Camep Perugia e Asi hanno visto arrivare tante moto e sidecar italiani ed internazionali datate dagli anni ’20 agli anni ’70. La Moto Guzzi fa la parte del leone, contornata da Benelli, Bianchi, Ganna, Gilera, MM, Mondial, MV, Parilla, Rumi oltre alla moto di casa: la Moto Perugina. Le moto inglesi sono state le AJS, Ariel, BSA, Norton, Matchless e Triumph, moto tedesche BMW, NSU, Zundapp e le classiche americane Indian e Harley Davidson. Ma non son mancati veri e propri pezzi unici: Imperia, Moto Mello, Cotton e delle splendide Rudge da corsa, queste ultime grazie all’amicizia con il “Registro Storico Italiano Rudge & P.S”.
Il percorso del raduno ha toccato diversi borghi storici dell’Umbria e bellissime vallate partendo dalla Strada Marscianese e arrivando a Cerqueto, Spina, Castiglion della Valle fino a Fontignano. Qui i motociclisti hanno potuto ammirare la tomba del Perugino e assaggiare il tradizionale Torcolo di Fontignano. Sono poi proseguiti per il Lago Trasimeno, Solomeo e hanno fatto ritorno a Perugia.