Presentato alla stampa il programma dell'edizione che si terrà dal 9 al 18 luglio 2021
(UNWEB) Perugia. Umbria Jazz riaccende luci e amplificatori con la voglia di tornare ad essere la colonna sonora della vita normale che prenderà il via dal 9 al 18 luglio a Perugia.
Nelle parole del Presidente di Umbria Jazz, Gianluca Laurenzi, tutta la tensione di un “anno duro, il 2020, per noi un anno senza Festival, come era accaduto solo nel 1977 e negli anni 1979-1981. Finalmente si ricomincia, con lo stesso entusiasmo di sempre. Anzi, maggiore.”
“Non è ancora l’Umbria Jazz di sempre, – prosegue Laurenzi – perché l’Umbria Jazz di sempre è, in fondo, l’apoteosi dell’assembramento.
Non ci saranno i concerti in Galleria, quelli gratuiti e le Clinics del Berklee, per i quali si rimanda al 2022.”
Per queste ultime è in programma un evento celebrativo online il 9 luglio, come introduzione alla prossima edizione, la trentacinquesima con il College di Boston.
Cinquantadue eventi in dieci giorni e tre gli spazi tradizionali della manifestazione: l’Arena Santa Giuliana, il Teatro Morlacchi e la sala dell’Hotel Brufani.
Nella conferenza stampa a cui ha partecipato la Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, il vice Sindaco del Comune di Perugia, Gianluca Tuteri, il Direttore Artistico Carlo Pagnotta, l’assessore Regionale al Turismo Paola Agabiti, sono stata rappresentate le difficoltà di organizzare un festival senza essere certi di quale sarebbe stato lo scenario di luglio. “È stato fatto, con prudenza ma, ancor più, con ottimismo. Il risultato è un cartellone di livello assoluto, del tutto degno di una “normale” edizione di Umbria Jazz, pur avendo dovuto fare i conti con gli effetti di quella che si spera possa essere la “coda” della
pandemia (vedi la cancellazione in extremis del tour di Ben Harper)” ha dichiarato Carlo Pagnotta.
Naturalmente sono state adottate tutte le precauzioni richieste dalle norme sanitarie per far vivere il Festival in sicurezza, non ci saranno concerti nelle piazze ma solo nei tre luoghi sopra indicati. Ogni eventuale cambiamento delle normative, ne verrà data puntuale notizia nei social della manifestazione.
Ringraziamenti da parte del vice Sindaco Tuteri per Carlo Pagnotta che è riuscito a far sì che “il jazz, visto all’inizio come una musica disturbante, è diventato patrimonio di tutti. Umbria Jazz non merita un limite temporale dato solo dall’edizione estiva ma ha bisogno di una casa fisica per farla vivere tutto l’anno”.
L’edizione
2021 di Umbria Jazz risponde a tre obiettivi: riprendere a svolgere il filo della vita culturale bruscamente interrotto dalla pandemia,
dare un contributo a riavviare il motore del turismo, che rappresenta una voce importante dell’economia dell’Umbria e sostenere il mondo del lavoro nel settore dello spettacolo che per più di un anno di occasioni di lavoro ne ha avute ben poche.
Sopra ogni altra cosa, Umbria Jazz 21 è un segnale di ottimismo, è la voglia di recuperare il tempo passato senza musica, è il modo di riallacciare il legame con il pubblico. È la vita che riprende il suo corso normale, è la voglia di ritrovarsi insieme confortati dall’enorme potere della musica che crea sintonie invisibili tra persone tra loro sconosciute.