trevisanInaugurazione il 1 aprile alle 18. Esposizione visitabile dal 2 aprile al 1 maggio

(UNWEB) Perugia.  Si inaugura il 1 aprile ore 18 “Assonanze storie di terra, acqua e luce”, mostra di Antonia Trevisan, visitabile presso lo Spazio espositivo S. Maria della Misericordia in Via Oberdan, 54 dal 2 aprile al 1 maggio 2022

L’idea nasce a Venezia da un incontro casuale con Annamaria Romano e l’artista del vetro Giuliano Giuman in occasione di una personale dell’artista nell’ambito del Festival del Vetro 2020. L’esposizione mette in luce le “assonanze’’ tra questi due mondi Venezia e Perugia quasi a definire due spazi che sembrano alludere ai Campielli veneziani, nei quali sono collocate le opere legate alla Terra e all’Acqua.

biografia: Nata a Vicenza, vive e lavora tra Vicenza e Venezia. Dopo gli studi prima al Liceo Scientifico e poi all’Istituto Tecnico Sperimentale dove segue i laboratori di pittura, design per l’arredamento, progettazione e disegno, Antonia Trevisan si iscrive alla Facoltà di Sociologia di Trento, ma continua ad occuparsi soprattutto di composizione grafica e fotografia.

A partire dal 1970 frequenta, presso la Bottega di Gigi Lanaro a Vicenza,gli appuntamenti serali con, tra gli altri, gli architetti Carlo Scarpa, Arrigo Rudi, Giorgio Bellavitis, Federico Motterle, Umberto Tubini e Domenico Sandri, l’artista ceramista Pompeo Pianezzola, lo scultore del vetro Luciano Vistosi, la tessitrice e designer Renata Bonfanti. In quegli anni comincia a progettare e a mettere in opera le sue prime vetrate d’arte impiegando lastre di vetro soffiato colorato tagliato a vivo, inserite fra pannelli di vetro antisfondamento.

Nel 1988 crea il brand “Antonia Trevisan idee colore” con il quale rende maggiormente riconoscibile il suo lavoro progettando e realizzando vetrate artistiche, anche di grandi dimensioni, per clienti pubblici e privati, in Italia e all’estero, finanche negli Stati Uniti.

Dal 2002 si dedica più intensamente alla pittura che da sempre è stata il collante tra le sue diverse esperienze e che è diventata visibile solo nel 2010 con la prima personale, cui è seguita una cospicua serie di esposizioni in Italia e all’estero.

Affascinata dai molteplici risvolti dell’Arte elabora un proprio linguaggio personale utilizzando i materiali più diversi (oltre al vetro, la tela, la carta, l’acciaio corten, il piombo in lastra, il forex, il plexiglass e cosi via) indagando attraverso le sue opere il rapporto fra spiritualità e materia (“Tracce, l’ospitalità della materia”-Vicenza 2010 )la connessione fra l’essere e il proprio corpo (“Synaptic space”- Venezia 2013), le assonanze fra Arte e Psicoanalisi (Gradiva-Milano 2015), il tema del legame e della libertà (“Bondless”- Venezia 2016), quella del rapporto fra Arte e Medicina(“Cicatrices”- Ginevra CH 2016), il contrasto fra violenza e compassione (Cibiana di Cadore BL 2016), la riflessione sull’accoglienza (“Refectory”- Venezia 2017), l’arte del vetro (“il nido di perle”- Museo del vetro Venezia 2018 e Cà Vendramin Calergi Venezia 2019 ) “le mani delle donne del vetro” – Venezia-Giudecca Villa Heriot 2020, “Donne del Vetro Bienno” – Casa Valiga (BS) 2020, Riflessioni e trasparenze”- Pardes, Mirano (VE).

Orario di apertura: tutti i giorni 16.00-19.00

Ingresso libero, mascherina FFP2 e green pass rafforzato salvo diverse disposizioni


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