Il tempo instabile non ha scoraggiato, tante le attività tra musica, spettacoli e convivialità. Ospitato anche un importante momento di confronto sul disagio giovanile
(UNWEB) Perugia. L’instabilità del tempo non ha smorzato l’entusiasmo e la voglia di stare insieme e piazza Birago si è trasformata per Via Birago & Friends in una vera agora nella quale gli abitanti del quartiere si sono ritrovati per divertirsi, confrontarsi e incontrarsi. Grandissimo successo anche per la sesta tappa di Perugia & Friends programma di feste di quartiere del Comune di Perugia promosso con l’obiettivo di rivitalizzare le aree intorno al centro storico, nell’ambito del più ampio progetto di Perugia Open District. È stata proprio Via Birago & Friends, alla sua terza edizione, nata dall’iniziativa spontanea di cittadini, associazioni e commercianti della zona, a dare l’ispirazione all’amministrazione comunale nel proporre questa prima edizione di Perugia & Friends, lasciando a ogni quartiere la libertà di proporre iniziative e attività che hanno dato a ogni festa una sua fisionomia. “Siamo contenti – ha commentato Gabriele Giottoli, assessore alla partecipazione attiva e sviluppo economico del Comune di Perugia – perché la risposta è ancora una volta positiva. L’idea iniziale è stata di stimolare l’aggregazione, la vita associata e far sì che le persone si incontrassero. Il risultato è stato raggiunto e da altri quartieri ci chiedono di estendere l’esperienza”. E via Birago, nel weekend del 16, 17 e 18 settembre, grazie al coordinamento dell’associazione Cap 06124, ha messo insieme un cartellone di eventi che ha dato spazio a tante forme d’arte, dalla fotografia al fumetto, dal ballo alla musica dal vivo passando per gli spettacoli circensi, non trascurando lo spazio per i bambini con laboratori nel verde e letture dal vivo. Soprattutto la giornata di domenica ha visto davvero un quartiere in festa, con le persone, giunte anche da altre parti della città, che si sono ritrovate per il pranzo e hanno continuato ad animare la piazza per il resto della giornata con la possibilità di seguire il derby Ternana Perugia, partecipare a un torneo di briscola, ma anche assistere alle spettacolari esibizioni circensi e di break dance. La serata si è conclusa con un partecipatissimo concerto dei Sex Mutants rock band e porchetta gratis per tutti. La manifestazione ha proposto anche un importante momento di riflessione, sabato pomeriggio, con una tavola rotonda in cui sono stati coinvolti diversi rappresentanti delle componenti del quartiere insieme alle istituzioni: scuola, parrocchia e associazioni per costruire progetti condivisi in tema di rivitalizzazione per giovani e adolescenti. Insieme all’assessore Giottoli e Gianluca Tuteri, vicesindaco di Perugia, c’erano Maria Cristina Bonaldi, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Perugia 4; Federico Marcovecchio, in rappresentanza di Fondazione Carolina e Pepita Onlus; Marina Di Marco per il progetto Ottavo segno; Roberta Alagna, referente alla promozione della salute; Michele Volpi e Alessandro Ruta per il progetto ‘Incursioni Emotive, cinque racconti per esplorare le fragilità emotive dell’adolescenza’ pensato per aiutare i giovani a ristabilire, attraverso i teatro, il senso della comunicazione tridimensionale, negata dalla bidimensionalità della relazione online. Erano presenti, inoltre, don Luca della parrocchia dei Santi Biagio e Savino; e Daniele Bacchettini, presidente di Cap 06124 – Aps. Ognuno dal proprio punto di vista ha sottolineato quanto siano importanti il sentirsi parte di una comunità, il ritorno della vita in presenza, a scuola come in altri contesti, e come i ragazzi di età pre e adolescenziale abbiano bisogno di avere degli spazi in cui esprimersi, ma anche la necessità di essere ascoltati e coinvolti. Il dibattito è stato anche l’occasione per illustrare il progetto Ottavo segno, servizio gratuito di sostegno psicologico rivolto a giovani dai 14 ai 19 anni nato durante l’esperienza della pandemia, con diversi luoghi di accesso non connotati come sanitari. “Uno spazio di ascolto – ha commentato il vicesindaco Tuteri – delle ferite che il lockdown ha fatto emergere”. Forte il messaggio che si è alzato da via Birago di come la piazza possa essere il luogo dell’apertura e dell’incontro, da cui ripartire all’insegna della collaborazione e dell’arricchimento reciproco, anche grazie ad eventi come questo.