Festival mestieri d arte 2 ottobre 2022 25Gli ideatori Marco Pareti e Maria Antonietta Taticchi hanno fatto il punto in una tavola rotonda a cui ha partecipato l'assessore Giottoli. Pronti a replicare a San Feliciano

(UNWEB)  Gli stand di diciassette esponenti dell’artigianato artistico di Perugia e del Trasimeno hanno aperto i battenti questa mattina in piazza San Francesco in occasione della prima edizione del Festival dei mestieri d’arte. Artigiani, designer e rappresentanti di associazioni hanno presentato ai visitatori il proprio stile originale, il proprio legame con tradizioni a volte molto antiche e le proprie storie.

“L’evento di oggi non è statico né unico – ha detto in apertura della tavola rotonda iniziata alle 11 il giornalista Marco Pareti, co-ideatore del Festival insieme ad Articity, associazione culturale di promozione sociale Botteghe Artigiane del Centro Storico -. Il Festival rappresenta una cornice destinata ad arricchirsi di dettagli e di soggetti partecipanti. Così vogliamo continuare a rafforzare l’unione tra Perugia e il Trasimeno, che possono marciare insieme per presentare un sapere artigiano di alta qualità da cui ripartire per la valorizzazione e la promozione dei propri territori”.

“L’idea – ha continuato – è proporre, come oggi a Perugia, tour che includano laboratori artigiani, luoghi d’arte e cultura e degustazioni di eccedenze enogastronomiche locali. L’associazione Meravigliarti in Umbria ci aiuterà nella costruzione dei percorsi, ma sono tanti i partner al nostro fianco, come i Comuni di Perugia, Corciano, Magione, la Regione Umbria, l’Unione dei Comuni del Trasimeno, il Gal Trasimeno Orvietano, l’Accademia di Belle Arti e l’Università per stranieri di Perugia”.

Maria Antonietta Taticchi, presidente di Articity, ha sottolineato che “finalmente si concretizzano azioni portate avanti da anni per valorizzare un patrimonio che è di tutta l’Umbria. Non a caso sono presenti, oltre ad artigiani di Perugia e del Trasimeno, anche maestranze di Spello, Gubbio e Sigillo. Tante voci per ribadire che l’artigianato contemporaneo è fatto anche di ricerca e innovazione”.

Maddalena Vantaggi, docente di ecodesign dell’Aba, ha parlato della ideazione di oggetti con marchio SuVenir, cioè souvenir che sono “prodotti del territorio, capaci di esprimere una lettura non stereotipata dello stesso e di far vivere esperienze”. Tra i prototipi realizzati ci sono, ad esempio, cucchiaini in ceramica associati al volume “Ricette e voci dal lago Trasimeno” (Morlacchi editore) o a una slow experience a base di degustazioni e incontri con i pescatori del lago.

A portare i saluti dell’amministrazione comunale di Perugia è stato l’assessore allo sviluppo economico e al marketing territoriale Gabriele Giottoli. “Il Festival dei mestieri d’arte si inserisce nel cammino che abbiamo intrapreso da alcuni anni e che ha portato a un protocollo d’intesa con i Comuni del Trasimeno e anche dell’area del Tevere con un obiettivo: essere insieme per affrontare le tematiche dello sviluppo economico e del turismo. Agire insieme significa provare a essere più efficaci”, ha detto. Secondo Giottoli “l’unione tra pubblico e privato può portare a risultati di eccellenza, con i soggetti pubblici chiamati a fare da facilitatori. L’aspetto della trasmissione del sapere artigianale di livello, che deve tenere conto anche delle nuove tecnologie a supporto dell’artigiano di oggi, è senz’altro uno dei più interessanti per incidere sul fronte occupazionale e turistico”.

Alla tavola rotonda ha partecipato anche la consigliera comunale Cristiana Casaioli, che ha sottolineato la sua piena condivisione degli obiettivi del festival.

Attraverso le testimonianze degli stessi protagonisti della giornata sono emerse la volontà di “fare rete per centrare obiettivi da tramandare alle nuove generazioni” e la richiesta alle istituzioni di “spazi da trasformare in poli attrattivi”, perché gli esponenti dell’artigianato artistico possono diventare “ambasciatori delle nostre città”. attraverso le testimonianze degli stessi protagonisti della giornata sono emerse la volontà di “fare rete per centrare obiettivi da tramandare alle nuove generazioni” e la richiesta alle istituzioni di “spazi da trasformare in poli attrattivi”, perché gli esponenti dell’artigianato artistico possono diventare “ambasciatori delle nostre città”.

Nel pomeriggio si è svolto il primo dei tour organizzati per il festival con la visita al Borgobello sulle tracce di Dottori fino a Porta Trasimena. Conclusione (ore 18) con il concerto per flauto e arpa a cura del maestro Andrea Ceccomori. Alle ore 19.30 la chiusura della mostra in piazza San Francesco.

La seconda giornata del festival si svolgerà il 9 ottobre a San Feliciano di Magione.


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