(UNWEB) Quest’anno Perugia avrà un ruolo da protagonista in occasione dell’inaugurazione della XXIII settimana internazionale della lingua italiana all’Istituto Italiano di Cultura di New York prevista per il 16 ottobre presso la storica sede al 686 di Park Avenue.
A rappresentare il bel paese ci saranno infatti due istituzioni perugine di eccellenza nel campo dell’alta formazione e degli scambi culturali Italia-Usa: l’Università per Stranieri di Perugia e la Fondazione Ranieri di Sorbello. La presenza di quest’ultima si carica inoltre quest’anno di un particolare significato giacché cade nel settantesimo anniversario di un evento storico per la diplomazia culturale e per i rapporti Italia-Usa: il ritorno negli Stati Uniti di Uguccione Ranieri di Sorbello quale addetto culturale presso l’Ambasciata italiana con il compito di gestire l’ufficio informazioni presso il consolato generale d’Italia a New York.
Correva l’anno 1953 e finalmente la diplomazia culturale si rimetteva in moto. Uguccione Sorbello, dopo avere servito con onore nell’esercito alleato durante la guerra di liberazione -meritandosi ben due medaglie al valore- tornava in USA, dove si era formato negli anni trenta del Novecento, e si apprestava a compiere una nuova fondamentale missione: ricostruire l’immagina dell’Italia quale paese moderno e democratico in grado di giocare un ruolo di primo piano tra le potenze occidentali.
“La nostra Fondazione – ha dichiarato il professore Ruggero Ranieri, presidente della Fondazione Ranieri di Sorbello di Perugia e della sua omologa statunitense, la Sorbello Foundation – ricorda con orgoglio come 70 anni fa Uguccione Ranieri di Sorbello, su incarico del governo italiano, raccoglieva i fili di una diplomazia culturale essenziale per far conoscere al mondo americano l’Italia democratica uscita dalla guerra. È un’altra tappa fondamentale di un lavoro intrapreso con l’Università per Stranieri di Perugia e con il John D. Calandra Italian American Institute di New York per valorizzare questo momento importante e sottolineare anche il ruolo di Perugia come città internazionale e aperta agli scambi con l’altra sponda dell’Atlantico”.
Il tema scelto per la XXIII edizione della “Settimana della Lingua Italiana nel mondo” è “L’Italiano e la sostenibilità”, un tema particolarmente caro all’Università per Stranieri di Perugia, come ha evidenziato il professore Roberto Dolci, docente di Linguistica e Glottodidattica, delegato alle relazioni internazionali nonché international visiting scholar al “John D. Calandra Italian American Institute” e membro del board della Sorbello Foundation: “La sostenibilità nell’apprendimento di nuove lingue e culture è inevitabilmente legata alla sostenibilità del loro insegnamento, ad una definizione di educazione sostenibile. Una educazione linguistica sostenibile tiene conto di tutti i fattori coinvolti: metodi, ambienti e persone. Il concetto di sostenibilità in questo caso si intreccia con la definizione di ambiente ecologico di apprendimento, che è quello che l’Università per Stranieri di Perugia si impegna a costruire per tutti le studentesse egli studenti italiani e stranieri”.
Estrema soddisfazione anche da parte del rettore dello storico ateneo perugino, il professore Valerio De Cesaris: “Siamo molti lieti di partecipare a questo evento all’IIC di NY; siamo stati invitati in molti paesi, ma la presenza dell’Università per Stranieri di Perugia nella città simbolo degli USA costituisce un’opportunità di grande valenza, poiché oltre alle autorità diplomatiche, incontreremo le scuole locali ove si insegna nostra lingua, con la finalità di potenziare il flusso di studenti di questa importante porzione di America verso la Stranieri e l’Umbria. E’ importante anche il tema della settimana della settimana della lingua italiana nel mondo, poiché quella della sostenibilità è una frontiera formativa sulla quale siamo molto impegnati: abbiamo creato uno specifico corso di laurea in questo settore di studio e stiamo adottando importanti politiche d’Ateneo su tale tema, per il quale vi è una crescente domanda di education”.