IMG 20231109 WA0011Il Sindaco Toniaccini: "un Residence all'avanguardia, una eccellenza divenuta punto di riferimento internazionale"

(UNWEB) Deruta. "Il coraggio di chi ha perso. La storia e i sogni di un pazzo visionario", il libro di Franco Chianelli, sarà presentato sabato 11 novembre, alle ore 18.00 nella sala Consiliare del Comune di Deruta. 

Una storia lunga 33 anni che nasce da un immenso dolore, la perdita di un figlio, e diventa un grande messaggio di speranza per i malati oncoematologici. Un viaggio attraverso la memoria del suo autore che passa dagli anni drammatici della malattia e poi della scomparsa del piccolo Daniele, a soli 10 anni, a causa di una leucemia e prosegue raccontando i primi passi dell'associazione di volontariato fondata dai coniugi Chianelli insieme ad altri 18 genitori che avevano condiviso con loro il dolore della malattia dei propri figli. 

L'autore ne parlerà con il sindaco Michele Toniaccini, con il professor Franco Aversa, già direttore della Struttura Complessa Oncoematologia pediatrica Perugia e con Nicola Uras, giornalista del Corriere dell'Umbria.

Il sindaco Toniaccini ha accolto con molto entusiasmo questa iniziativa che rappresenta "non solo la presentazione di un grande libro, ma un pezzo della storia della nostra regione. Il Comitato Daniele Chianelli ha realizzato qualcosa di straordinario e lungimirante. A Franco e a sua moglie Luciana il merito di aver trasformato un dolore impossibile da descrivere, in qualcosa di straordinario per la comunità umbra, facendo del Residence Chianelli, che ho avuto l'onore di visitare, un punto di riferimento a livello nazionale e internazionale. Un luogo ricco di umanità e di eccellenze. Proprio per questo, anche in qualità di presidente di Anci Umbria e insieme a Federsanità Anci Umbria, abbiamo deciso di sostenere questa importante realtà".

"Sono molto grato – ha commentato Franco Chianelli – al sindaco di Deruta, con cui è nato un rapporto di amicizia e stima e alla città di Deruta per averci dato l'opportunità di raccontare non solo la mia storia ma quella di tante persone che con me e mia moglie Luciana hanno condiviso un percorso lungo, difficile ma ricco di soddisfazioni. I malati in primo luogo, i familiari, i medici e i ricercatori dell'Istituto di Ematologia e di Oncoematologia pediatrica che abbiamo avuto l'onore di sostenere e supportare, finanziando la ricerca e la cura e accogliendo tanti pazienti al Residence "Daniele Chianelli"


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