(UMWEB) Lettera in redazione. Abbiamo letto con interesse le riflessioni che Stefania Parisi ha pubblicato in un'intervista su Il Messaggero in cui il direttore dell'ISTESS commenta e rielabora il ruolo dei cattolici in politica, le divisioni e l'urgenza di riorganizzare quell'impegno civile alla luce delle alleanze e delle dinamiche di coalizione che sono state attuate anche per le ultime elezioni amministrative di Terni.
"Con la mia candidatura nelle liste del Popolo della Famiglia ho ritenuto giusto dare il mio appoggio all'unica coalizione che poteva garantire i requisiti minimi per la difesa di quei diritti di civiltà che ho sempre personalmente sostenuto nel Movimento per la Vita che dal 1988, a Terni, ha dato conforto a più di 350 donne, assicurando a 90 bambini il diritto a nascere. Azione silenziosa, forse ancora non pienamente conosciuta ed accolta sia negli ambienti ecclesiali, sia negli ambienti laici”, ha dichiarato Marilina Piscolla, candidata nelle liste del PdF alle ultime elezioni comunali, precisando in modo deciso la sua scelta di campo.
"Condivido molto dell'analisi di Stefania Parisi, soprattutto quando chiede la fermezza delle linee politiche su questioni strategiche come l'immigrazione e la necessità di assicurare il massimo delle risorse possibili alle situazioni di emergenza; è la stessa risposta del PdF quando ritiene che le soluzioni debbano essere sempre ricercate alla luce della Dottrina Sociale della Chiesa (DSC) e con coloro che hanno in comune la volontà di costruire un bene, un bene possibile", ha continuato Piscolla commentando l'intervista nella parte in cui si ritiene che non esistevano alternative per i cattolici all'appoggio al Sindaco Latini.
"Ho sempre pensato che la politica abbia un compito più che strategico, oltre che indispensabile, per contrastare un'idea di progressismo e di modernità che se considera le persone come cose, non può mai declinare risposte utili per le famiglie, per l'economia, per il lavoro e per l'ambiente. Con il Popolo della Famiglia abbiamo fatto in modo di ricreare un livello minimo di fermezza sui valori fondanti e fondamentali (anche a livello locale) per consolidare quell'idea di politica attiva che stiamo nuovamente proponendo", ha concluso Marilina Piscolla, confermando la disponibilità ad un confronto permanente e senza supremazie ideologiche sul ruolo dei cattolici in politica.