(UNWEB) Perugia- Autorizzare il conferimento di rifiuti di sottovaglio, ovvero derivanti dalla selezione meccanica di rifiuti solidi urbani e di rifiuti assimilabili indifferenziati non pericolosi, da parte di GEST Srl e prodotti nello stabilimento di Ponte Rio del Comune di Perugia, presso l’impianto di Trattamento Meccanico Biologico (TMB) pubblico di proprietà dell’Assemblea Territoriale di Ambito dell’ATO 5 – Ascoli Piceno, gestito da PicenAmbiente S.r.l: è quanto stabilisce l’accordo siglato tra la Regione Umbria e la Regione Marche per il conferimento di rifiuti provenienti dalla Regione Umbria in impianti situati nella Regione Marche.


L’accordo siglato nella giornata di ieri dal presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, e della Regione Marche, Luca Ceriscioli, prevede una durata di sei mesi, un quantitativo massimo di 10.000 tonnellate complessive di rifiuti da smaltire, per 60 tonnellate al giornaliere e 1.600 tonnellate mensili.
“La firma del documento, dopo aver verificato l’impossibilità di trovare soluzioni nel territorio regionale – ha spiegato l’assessore Cecchini – garantirà il servizio di smaltimento dei rifiuti consentendo di superare le temporanee difficoltà riscontrate dalla società Gest e, in seguito alle quali, la Regione si è attivata per predisporre l’accordo in base all’effettiva disponibilità degli impianti marchigiani. Nel frattempo la Gest si è impegnata a presentare un cronoprogramma entro febbraio per evidenziare tutti gli investimenti e gli interventi per scongiurare nuove criticità che si possono evitare e superare solo con il coinvolgimento e la responsabilità di ogni singolo attore interessato nel processo di smaltimento dei rifiuti”.

Nel dettaglio l’accordo prevede che i rifiuti conferiti all’impianto TMB gestito da PicenAmbiente sono sottoposti a trattamento meccanico biologico di biostabilizzazione per essere poi avviati allo smaltimento finale, a cura della società Gest Srl, a impianti di discarica ubicati nel territorio della Regione Umbria.
I conferimenti dovranno comunque essere oggetto di una programmazione per consentire la corretta operatività del trattamento in modo da escludere qualsiasi criticità gestionale e che il trasporto dovrà avvenire, tramite veicoli idonei, esclusivamente a mezzo di imprese di trasporto autorizzate e munite dell’iscrizione, per le categorie corrispondenti, all’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali.
I controlli relativi all’attuazione dell’accordo sono affidati alle Province territorialmente competenti, le quali potranno avvalersi, nel territorio di rispettiva competenza, di ARPA Umbria e ARPA Marche per gli eventuali supporti tecnici.
Il documento firmato prevede anche una “clausola di reciprocità” con la quale la Regione Umbria si impegna, nel caso in cui la Regione Marche dovesse trovarsi in una situazione di temporanea necessità connessa a carenze impiantistiche a verificare le proprie disponibilità impiantistiche al fine di consentire l’avvalimento, da parte della Regione Marche, dell’impiantistica pubblica umbra di trattamento e lavorazione dei rifiuti urbani, previa stipula dell’accordo interregionale.


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