inaugurazione fibra 5 (UMWEB) – Perugia - “Castel Giorgio è il primo comune italiano delle aree a fallimento di mercato dove viene accesa la fibra ottica, dove si comincia a viaggiare con la connessione di un gigabite al secondo.

Siamo partiti proprio da qui un anno fa con il primo dei cantieri per la fibra ottica ed entro il 2020 completeremo tutti gli interventi sul territorio regionale, con l’Umbria prima regione italiana a raggiungere questo obiettivo. L’Umbria cuore verde d’Italia diventa oggi il cuore di questa infrastruttura”: lo ha detto il presidente della Regione Umbria, Fabio Paparelli, intervenendo oggi a Castel Giorgio (Tr) all’evento per l’apertura della commercializzazione delle rete in fibra ottica. Tra gli intervenuti alla manifestazione Giorgio Maria Tosi Beleffi per il Mise, Guido Citerni per Infratel Italia, Elisabetta Ripa per Open Fiber, andrea Garbini sindaco di Castel Giorgio.

“Abbiamo raggiunto un risultato straordinario di cui siamo orgogliosi anche grazie al lavoro condotto in sinergia tra pubblico e privato che qui ha realmente funzionato per colmare quel gap, in termini di competitività, che vede ancora in nostro Paese fanalino di coda in ambito europeo. Come Umbria – ha aggiunto il presidente - già dal 2007 avevamo iniziato ad investire per realizzare una propria rete pubblica in fibra ottica, con 700 km di fibra su due dorsali che percorrono la regione da nord a sud e da 5 reti cittadine che interessano le città principali. L’obiettivo era di collegare tutte le pubbliche amministrazioni e fornire servizi digitali ai cittadini in quanto ci rendevamo conto non solo di essere una regione a fallimento di mercato, ma che avevamo la necessità di aumentare la competitività almeno nella pubblica amministrazione. Quando nel 2015 il Governo decise di elaborare il Piano nazionale BUL l’Umbria ne colse subito l’importanza strategica. Il Piano prevedeva 4 miliardi di euro di investimenti per interventi nelle aree bianche e grigie in cui era stata divisa l’Italia sulla base delle previsioni di investimento da parte degli operatori privati. Per l’Umbria – ha proseguito Paparelli - l’investimento da progetto era di 56 milioni di euro di cui quasi 25 di parte regionale. Successivamente Infratel ha indetto tre gare pubbliche e l’Umbria è rientrata nella seconda gara in un lotto unico con la Regione Marche. A novembre 2017 è stato firmato il contratto con la società aggiudicataria, Open Fiber”.

“Da lì è iniziato un percorso molto importante con gli uffici della Regione che hanno fatto un lavoro egregio, messo al servizio anche delle altre Regioni italiane per accelerare i processi autorizzatori. In questo ambito – ha sottolineato il presidente - l’Umbria ha fatto da apripista, anticipando il percorso previsto dal Codice delle comunicazioni elettroniche, con autorizzazioni uniche per più Comuni. Pochi mesi dopo, a giugno 2018, è stato aperto il primo cantiere a Castel Giorgio che ora si è chiuso”.

“Attualmente – ha proseguito - abbiamo autorizzato 75 Comuni su 90, sono infatti esclusi Perugia e Terni che non sono a fallimento di mercato, mentre sono 58 cantieri aperti ed entro il 2019 accenderemo la fibra ottica in altri 24 comuni dell’Umbria. La fase autorizzativa è dunque completata e ciò ci consentirà di arrivare entro il 2020 a completare tutti gli interventi per portare la connettività ultraveloce a 307 mila 820 famiglie, 170 mila abitazioni, 25 mila attività produttive, 754 edifici della pubblica amministrazione grazie alla posa in opera di 1132 km di fibra ottica, che si sommano ai precedenti 700”.

Al termine del suo intervento il presidente ha ringraziato, cominciando da Open Fiber e Infratel Italia, “tutti i protagonisti che ci hanno portato oggi ad inaugurare questa infrastruttura. Sono 2.101 gli abitanti, 1.304 le unità immobiliari, 7 le sedi pubbliche raggiunte e 2 le aree industriali raggiunte dalla fibra a Castel Giorgio che ora – ha detto – possono connettersi alla rete con la stessa velocità delle grandi città, richiamando a sé investimenti ed aziende da tutto il mondo. L’Umbria si connetterà con la rete regionale, attraverso l’Emilia Romagna, alla rete nazionale e da qui alla rete europea. Possiamo quindi dire – ha concluso Paparelli - di aver posto la prima pietra per essere davvero connessi con il mondo e per poter affrontare la competizione globale con grande efficacia”.


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