(UNWEB) Come buttare letteralmente nella monnezza 150 milioni di euro e far tornare l'Umbria indietro di 20 anni. Con la delibera su ‘Nuovi impianti di gestione dei rifiuti e ammodernamento di impianti esistenti’ del 2 febbraio 2022 la destra fallisce definitivamente l'occasione di trasformare l'Umbria in un modello virtuoso”. Lo dichiara il consigliere regionale Thomas De Luca (M5S) spiegando che “la Giunta Tesei tira fuori dai cassetti progetti vecchi e obsoleti solo per far fronte alle scadenze imminenti dei bandi pubblicati dal ministero della Transizione Ecologica. Lasciando nel caos più totale i singoli ambiti territoriali senza alcuna politica coordinata a livello regionale”.

“Di fronte all'attuale sovradimensionamento dell'impiantistica regionale per la gestione dell'organico, con i due impianti di Casone e Nera Montoro costretti ad importare rifiuti da fuori regione per sopravvivere, la destra – prosegue De Luca - ci porta a spendere 30 milioni di euro per un ulteriore impianto da 55.000 tonnellate a Olmeto. Due impianti di essiccamento fanghi di Foligno e Terni per quasi 70.000 tonnellate di capacità su cui dovrà essere fatta la massima chiarezza in merito alle metodologie di ‘valorizzazione termica’ annunciate nel Pnrr regionale. La ciliegina sulla torta è però rappresentata dal nuovo impianto ‘a biomassa’ per il trattamento a recupero dello spazzamento stradale a Terni. L'ennesimo impianto di valorizzazione termica dei rifiuti, un piccolo inceneritore a due passi dai fratelli più grandi”.

“Di fatto – aggiunge il consigliere M5S - la destra consegna la gestione dei rifiuti ad una totale disconnessione tra i vari ex ambiti, una babele di pratiche diverse ciascuna con le sue gravi criticità. Mentre l'ATI n.4 prosegue la strada verso la raccolta differenziata spinta e il recupero di materia, ma senza riuscire a fare il salto di qualità per chiudere il ciclo in maniera virtuosa, gli altri ambiti tornano indietro di 20 anni con le ecoisole interrate super tecnologiche. Semplicemente folle l'idea di realizzare le ecoisole anche nell'alta Valnerina, proseguendo la strada che ha portato i Comuni del cratere ad essere il fanalino di coda per percentuali di raccolta differenziata”.

“Era l'8 settembre del 2020 quando, in un question time dedicato, abbiamo chiesto alla Giunta regionale di intavolare una discussione sulla visione dell'Umbria del futuro da realizzare attraverso il Pnrr. Ci risposero che era troppo presto, la verità è che chi governa la Regione non ha la più pallida idea di dove mettersi le mani. Era l'occasione di utilizzare – conclude il consigliere di opposizione - lo stanziamento straordinario di risorse per chiudere il ciclo dei rifiuti, colmare il ritardo sulla dotazione impiantistica e mettere in sicurezza la Regione per i prossimi 50 anni trasformando l'Umbria in un modello internazionale. Invece la Giunta Tesei, di fronte ad uno stanziamento senza precedenti da parte dell'Europa, sceglie di indebitare le prossime generazioni per chiedere 150 milioni di euro e buttarli letteralmente nella monnezza”.


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