disability8(ASI) Perugia – L’Umbria è una regione all’avanguardia sul fronte della coesione e inclusione sociale anche grazie ad un elevato capitale sociale costituito, ancora oggi, da una ricca rete di solidarietà, basato su un imprescindibile welfare familiare, un terzo settore sano, attivo, competente e diffuso in tutto il territorio e istituzioni pubbliche orientate all’inclusione: è quanto emerso stamani nel corso della prima conferenza regionale sulla condizione delle persone con disabilità organizzata a Perugia dalla Scuola Umbra di amministrazione pubblica e dall’Osservatorio regionale sulla condizione delle persone con disabilità e alla quale sono intervenuti, oltre a rappresentanti della Regione Umbria, la presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Donatella Porzi, il presidente dell’Osservatorio regionale, Raffaele Goretti, molti esponenti degli enti locali e delle istituzioni.


“Scopo dell’incontro di oggi – ha detto il presidente dell’Osservatorio regionale, Raffaele Goretti - è quello di restituire il lavoro che ha visto impegnato l’Osservatorio in questi anni con la finalità di individuare gli strumenti per un’effettiva inclusione delle persone con disabilità portando avanti progetti fortemente partecipati attraverso l’istituzione di tre gruppi di lavoro che hanno elaborato proposte relative all’autonomia, l’istruzione, la formazione e l’inclusione, l’accessibilità”.
“Per la programmazione 2016-18 sarà fondamentale utilizzare una strategia che possa creare sinergie e orientare con maggiore incisività gli sforzi in atto e le azioni delle diverse istituzioni che, a vario titolo, hanno in carico la raccolta e la gestione dell’informazione statistica sulla condizione delle persone con disabilità, l’elaborazione di documenti e orientamenti programmatici e l’attuazione delle politiche. In questo senso l’Osservatorio ha di fronte un compito complesso, ma al tempo stesso, un’opportunità unica per far evolvere e migliorare l’informazione sulla disabilità e nel contempo dare un contributo al miglioramento della coerenza ed efficacia delle politiche. L’appuntamento di oggi sarà un ulteriore passo dell’ impegnativo percorso per l’affermazione dell’art. 1 della Convenzione ONU, e cioè promuovere proteggere e garantire il pieno ed eguale godimento di tutti i diritti umani e di tutte le libertà fondamentali da parte delle persone con disabilità, e promuovere il rispetto per la loro intrinseca dignità, per costruire un nuovo modello culturale, che sappia mettere al centro la persona, tutelando i valori fondanti della democrazia , della partecipazione e della coesione sociale”.
Nel portare il saluto dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, la presidente Donatella Porzi ha sottolineato la "grande positività dell’iniziativa che permette di avere un primo quadro, ampio e approfondito, della situazione che in Umbria vivono le persone in condizione di disabilità. L’incontro di oggi – ha aggiunto - sarà sicuramente utile alla elaborazione di un piano regionale di interventi che contribuisca a realizzare pienamente un progetto di vita complessivo, rimuovendo tutti gli ostacoli che a ciò si frappongono. Sono qui professionalità e soggetti diversi, attori di buone prassi, che occorrerà mettere in sinergia sempre di più e meglio, per rendere ancora più solidale inclusivo, il nostro già avanzato sistema di welfare”.
“L’Umbria – ha detto il dirigente regionale Alessandro Vestrelli, parlando a nome della Giunta regionale - è all’avanguardia anche grazie all’istituzione dell’Osservatorio sulla condizione delle persone con disabilità che nel gennaio 2016 concluderà pertanto il suo primo mandato triennale. Il modello sociale umbro – ha aggiunto - è stato in grado, meglio di altri, di reggere il pesante impatto della crisi economica. L’Umbria continua a essere una delle regioni italiane con i più bassi livelli di disuguaglianza sociale, con i più alti tassi di scolarizzazione e con i più elevati livelli di inclusione sociale. La Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità pone la vita indipendente e la libertà di scelta al centro delle politiche di inclusione delle persone con disabilità. Nel sistema organizzativo umbro, già fortemente orientato in tal senso, andranno ulteriormente rafforzati alcuni elementi portanti che, nello specifico, attengono all’accesso, alla valutazione ed alla presa in carico delle persone con disabilità attraverso l’elaborazione di progetti di vita”.
La programmazione regionale è orientata alla riorganizzazione della rete dei servizi e delle risorse del territorio a favore dello sviluppo delle reti di cura per sostenere la domiciliarità anche attraverso progetti di autonomia e d’inserimento lavorativo con la sperimentazione di percorsi di continuità terminato l’iter formativo e potenziando gli interventi volti all’arricchimento delle competenze, con particolare attenzione ai Servizi di Accompagnamento al Lavoro (SAL) finalizzati all’inclusione socio-lavorativa delle persone con disabilità e delle persone a forte rischio di esclusione sociale o di marginalità sociale.


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