1739963364894 20250219 EP 180265A AR1 617 1(UNWEB) “Desidero esprimere il mio più sincero e convinto ringraziamento alla Guardia di Finanza per la brillante operazione condotta nei giorni scorsi tra Spello e Foligno, che ha portato al sequestro di 25 chilogrammi di cocaina purissima, una pistola risultata rubata, telefoni criptati e una somma considerevole di denaro contante. Si tratta di un intervento di altissimo livello investigativo, che conferma ancora una volta l’eccellenza e la determinazione delle nostre Forze dell’Ordine nella lotta contro il traffico di droga e le organizzazioni criminali che ne traggono profitto”.

Lo dichiara Marco Squarta, europarlamentare umbro di Fratelli d’Italia, commentando gli sviluppi dell’inchiesta che ha condotto all’arresto di un uomo di 36 anni, trovato in possesso di un vero e proprio arsenale criminale.

“In questo quadro – prosegue Squarta – sento il dovere di condividere una riflessione che non vuole in alcun modo essere una critica né un’ingerenza nel lavoro della magistratura, per la quale nutro il massimo rispetto. Si tratta piuttosto di una considerazione, credo legittima e condivisa da molti cittadini, in merito alla misura cautelare disposta dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Spoleto: la detenzione domiciliare con braccialetto elettronico, nei confronti di una persona colta in flagranza con una quantità rilevantissima di droga, un’arma rubata e strumenti tecnologici tipici delle reti criminali”.

“La mia non è una valutazione giuridica – aggiunge – né tantomeno un giudizio sull’operato dei magistrati, che hanno competenze e responsabilità che vanno rispettate senza riserve. Tuttavia, in un contesto sociale già segnato da fragilità e incertezze, è naturale che decisioni di questo tipo possano suscitare interrogativi nell’opinione pubblica, specie in termini di percezione della giustizia e di fiducia nelle istituzioni”.

“Molti cittadini si chiedono, con comprensibile smarrimento, cosa serva per finire realmente in carcere, se non bastano 25 chili di cocaina e una pistola rubata. È un interrogativo che merita attenzione, proprio perché riguarda il rapporto tra Stato e cittadini, e il modo in cui le istituzioni vengono percepite nella loro capacità di garantire sicurezza e legalità”.

“Credo sia importante – conclude Squarta – che l’impegno e la dedizione quotidiana delle Forze dell’Ordine trovino sempre un riscontro coerente in ogni fase del sistema giudiziario. Anche per questo, con spirito costruttivo e piena fiducia nella magistratura, auspico una riflessione più ampia sull’efficacia degli strumenti cautelari, soprattutto nei casi in cui emergano elementi di particolare gravità e pericolosità sociale”.


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