84ae7da6 c7be 498a b084 0932b19a3572(UNWEB) – Perugia,   – La città di Perugia ha celebrato questa mattina la ricorrenza del XX Giugno, giornata profondamente simbolica per la storia dell'Umbria e dell'Italia. Una memoria che unisce la commemorazione dei fatti del 1859 e del 1944, due momenti distinti ma legati dallo stesso desiderio di libertà e di giustizia.

Presente alla cerimonia la Presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, insieme alle autorità civili e militari, ai rappresentanti delle istituzioni locali, del mondo della scuola e delle associazioni. Un momento collettivo di riflessione sulla memoria storica e sull'impegno democratico.
"Il XX giugno – ha dichiarato la Presidente Proietti – rappresenta per Perugia e per l'Umbria una data spartiacque: è il giorno in cui ricordiamo con rispetto e gratitudine chi ha sacrificato la propria vita per la libertà, ma è anche un giorno che parla al presente e al futuro. Il coraggio delle donne e degli uomini del 1859, come quello dei partigiani e dei civili del 1944, ci consegna una responsabilità: essere all'altezza della loro eredità, costruendo ogni giorno una Regione più giusta, coesa e consapevole del proprio ruolo nella democrazia repubblicana".
Nel cuore delle celebrazioni, la Regione Umbria ha voluto sottolineare anche il valore educativo e civico del XX Giugno, rafforzando il legame tra memoria storica e cittadinanza attiva. In questo senso, la partecipazione delle scuole e dei giovani assume un significato particolarmente rilevante: coltivare la consapevolezza delle radici democratiche è uno degli strumenti fondamentali per affrontare le sfide del presente.
"Difendere la pace, promuovere la partecipazione, ascoltare le voci dei più fragili – ha aggiunto Proietti – significa oggi rendere vivo lo spirito del XX Giugno. È nostro compito, come istituzioni, rinnovare quotidianamente il patto tra cittadini e democrazia, contrastando ogni forma di violenza, di esclusione e di disuguaglianza".
La Regione Umbria, nel solco di questo impegno, continuerà a sostenere iniziative culturali, educative e commemorative che valorizzino la storia civile dei territori, favorendo il dialogo tra generazioni e il radicamento dei valori costituzionali. La memoria, come ha ricordato la Presidente, non è un esercizio del passato ma un'azione continua nel presente.


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